Amplifon, al via la nuova strategia climatica per ridurre le emissioni entro il 2030 - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 10:28

Amplifon, al via la nuova strategia climatica per ridurre le emissioni entro il 2030

Vita (Amplifon): "Vogliamo continuare a crescere in modo sempre più responsabile e sostenibile"

di Redazione Corporate

Amplifon lancia la strategia climatica “Listening to our Planet” validata da SBTi per ridurre le emissioni i gas serra entro il 2030

Amplifon, leader globale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, ha annunciato l’avvio della propria strategia climatica, approvata e certificata dalla Science Based Targets Initiative (SBTi). Con questa iniziativa, la società intende contribuire in maniera concreta al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi del 2015 per contrastare il cambiamento climatico.

Il piano, denominato “Listening to our Planet”, definisce traguardi precisi: entro il 2030 Amplifon ridurrà del 42% le emissioni dirette di gas serra riconducibili alle proprie attività (Scope 1 e Scope 2) rispetto ai livelli registrati nel 2023. Parallelamente, nello stesso arco temporale, l’azienda si è impegnata a diminuire del 25% le emissioni indirette (Scope 3), originate soprattutto dai beni e servizi acquistati, dagli investimenti in beni capitali, dalla produzione, dal trasporto e dalla distribuzione dell’energia consumata, dalla logistica in entrata, dagli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, dai beni in leasing, dall’uso dei prodotti venduti e dalle attività dei franchisee. Un ulteriore obiettivo riguarda la catena di fornitura: entro il 2030 Amplifon prevede che il 44,36% dei propri fornitori, calcolato in base all’impatto emissivo dei beni e servizi acquistati, abbia definito target di riduzione delle emissioni fondati su criteri scientifici.

L’avvio di una strategia climatica validata scientificamente", commenta il CEO di Amplifon Enrico Vita, "rappresenta un ulteriore passo in avanti nel percorso di piena integrazione dei fattori ESG nel nostro business. L’assunzione di impegni concreti di riduzione delle nostre emissioni dirette e indirette nel medio termine, infatti, si associa al piano di sostenibilità che abbiamo lanciato lo scorso anno con 20 obiettivi concreti e misurabili al 2026, 2028 e 2030 nelle aree prodotto e servizio, etica e responsabilità ambientale, persone e comunità. Vogliamo continuare a crescere in modo sempre più responsabile e sostenibile”.

La Science Based Targets Initiative, organizzazione senza scopo di lucro creata nel 2015 da una coalizione internazionale che include CDP, UN Global Compact, World Resources Institute, WWF e We Mean Business Coalition, affianca le imprese nella definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni in linea con le più recenti evidenze scientifiche. La missione dell’iniziativa è quella di tradurre gli impegni dell’Accordo di Parigi in piani aziendali concreti e verificabili, capaci di mantenere l’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C, puntando idealmente a 1,5°C. Le aziende che aderiscono al percorso SBTi intraprendono strategie di decarbonizzazione credibili e trasparenti, che vanno oltre il semplice rispetto delle normative e si inseriscono in una visione di responsabilità climatica e competitività di lungo periodo.