Economia
Pensioni, bonus per chi rinvia l'uscita: ecco quanto vale l'incentivo al lavoro
La mossa del governo, posticipo oltre "quota 103"

Pensioni, ecco il bonus per chi continua a lavorare e ritarda l'uscita
Il governo prova a incentivare i lavoratori che hanno raggiunto l'età pensionabile a rimandare l'uscita e lo fa attraverso un bonus. La misura riguarderebbe, secondo le stime dell'Inps, una possibile platea di 7 mila persone. Secondo simulazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio - riporta Il Corriere della Sera - su un lavoratore di 62 anni con un reddito da lavoro di 40mila euro, il bonus Giorgetti può garantire un beneficio complessivo netto di circa 6.900 euro. In base alla legge di Bilancio 2025, i lavoratori dipendenti che raggiungono entro il 31 dicembre 2025 i limiti per la pensione anticipata flessibile (la cosiddetta Quota 103, ovvero 62 anni di età e 41 di contributi) o quelli per la pensione anticipata (almeno 42 anni e 10 mesi di contributi gli uomini, un anno in meno per le donne) possono ottenere un incentivo ritardando l’uscita. Il cosiddetto bonus Maroni, ora rinominato bonus Giorgetti.
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A dettagliare la misura è l’Inps con una circolare del 16 giugno. In breve, se i lavoratori, una volta raggiunti i requisiti per andare in pensione prima, decidono invece di restare al lavoro, possono chiedere al proprio datore di lavoro - prosegue Il Corriere - di avere in busta paga i contributi previdenziali a proprio carico pari al 9,19% ( mentre la quota a carico del datore di lavoro continuerà a essere versata all’Inps e quindi alimenterà la pensione). Si spiega poi che i lavoratori che vogliono utilizzare l’incentivo devono darne comunicazione all’Inps, facendo domanda sul sito dell’ente o attraverso i patronati.