Economia
Veneto Banca: arrestato l'ex ad Consoli. Sequestri per 45 milioni

La Procura ipotizza i reati di aggiotaggio e di ostacolo alla vigilanza. A Consoli sequestrato un immobile di 1,8 milioni di euro
Il tutto sarebbe stato accompagnato dalla concessione di finanziamenti a soggetti in difficolta' economiche, in stato di decozione o comunque non in grado di restituire le somme ricevute, senza un'adeguata verifica della capacita' di rimborso da parte dei richiedenti, "all'insegna di un diffuso e sostanziale disinteresse del merito creditizio", sostengono gli investigatori. Con questo sistema - e' la testi di chi indaga - si offriva all'esterno l'immagine di una solidita' patrimoniale dell'istituto ben maggiore di quella effettiva, e si ingannava la platea dei risparmiatori e gli altri azionisti, rafforzando cosi' - secondo la ricostruzione, in modo fraudolento - l'immagine della banca e la fiducia nel management. Inoltre, secondo gli elementi acquisiti, mediante queste operazioni i vertici di Veneto Banca potevano falsamente rappresentare agli organi di vigilanza, ossia Bankitzalia e Conson, una consistenza patrimoniale superiore al reale, cosi' da rientrare nei parametri di sicurezza che la legge esige per gli istituti bancari.
Infine, la creazione di questa situazione di patrimonio "virtuale" avrebbe consentito di fissare il sovrapprezzo delle azioni su valori assai elevati rispetto allo stato dell'azienda. Secondo il grave quadro indiziario emerso, tali condotte averebbero determinato l'"annacquamento" del patrimonio di vigilanza della banca, che, secondo le regole della Banca d'Italia avrebbe dovuto essere rettificato in modo da evidenziare il suo valore reale, indicando il vero ammontare dei prestiti ancora effettivamente riscuotibili. Invece, nelle segnalazioni periodiche alla Banca d'Italia, Veneto Banca avrebbe continuato ad indicare un valore del patrimonio di vigilanza sovrastimato rispetto a quello effettivo, mascherandone la reale consistenza. Grazie alle ispezioni di Banca d'Italia e di Consob, che hanno portato alla luce l'effettiva situazione dell'istituto, e alle indagini contestualmente condotte dalla Guardia di Finanza, si e' quindi potuta ricostruire l'effettiva situazione patrimoniale di Veneto Banca ed individuare le ipotesi di responsabilita' che sono alla base dei provvedimenti cautelari emessi dal Gip.