Rep. Centrafricana nel caos: episodi di cannibalismo
Non solo sparatorie, violenze e atti di sciacallaggio: a Bangui, precipitata piu' che mai nel caos dopo la dimissioni rassegnate ieri in Ciad dal presidente ad interim Michel Djotodia e dal primo ministro Nicolas Tiengaye, si segnalano addirittura episodi di cannibalismo dei quali sarebbero vittime soprattutto i membri della comunita' minoritaria islamica, vera parte soccombente nella crisi centrafricana dopo aver assunto il potere dieci mesi fa con gli ex ribelli del Fronte Seleka, guidati proprio da Djotodia. Testimoni oculari hanno riferito di scene raccapriccianti come quella che ha avuto per involontario protagonista un musulmano in fuga: circondato e sopraffatto da alcuni individui forse membri delle cosiddette milizie 'anti-balaka', i gruppi di auto-difesa creati dai cristiani, l'uomo e' stato fatto letteralmente a pezzi a colpi di machete.
Poi uno degli aggressori, e' stato il racconto di chi era presente, "ha afferrato un braccio troncato, e' andato a comprare del pane e quindi ha cominciato a masticare la carne umana insieme al pane. La vista di quello che stava succedendo ha indotto molti a vomitare, e c'e' chi si e' messo a urlare in preda all'orrore". Un altro degli assalitori nel frattempo e' stato visto raccogliere da terra la testa mozzata del malcapitato, avvolgerla con cura in uno straccio e infine allontanarsi, dicendo che "ci avrebbe banchettato in seguito". Le voci sulla diffusione dell'antropofagia non sono certo nuove nella Repubblica Centrafricana: fondate sulle effettive consuetudini cannibalesche di alcune tribu' in un passato nemmeno tanto remoto, furono rilanciate e amplificate dagli abusi perpetrati durante il regime del defunto dittatore Jean-Bedel Bokassa, presidente golpista dal 1966 e auto-proclamato imperatore dal 1976 fino alla deposizione tre anni piu' tardi, proveniente in effetti da un clan di tradizioni antropofaghe. Nella capitale proseguono al contempo i saccheggi, e ancora una volta a farne le spese sono soprattutto i commercianti musulmani. "Coloro che furono depredati all'arrivo dei Seleka in marzo adesso si rifanno", ha commentato Antoine Mbaobogo, il pastore evangelico che dirige la Croce Rossa locale.