Dazi, l'Ue pronta a colpire il (vero) punto debole di Trump. Tremano le big tech - Affaritaliani.it

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Dazi, l'Ue pronta a colpire il (vero) punto debole di Trump. Tremano le big tech

La vicepresidente dell'Unione Europea annuncia la possibilità di misure contro le aziende tecnologiche americane

di Redazione Esteri

Dazi, vicepresidente Ue: "Colpire big tech Usa? Stiamo preparando misure"

Nei confronti degli Usa "la nostra linea principale, alla Commissione Europea, è sempre stata che vogliamo negoziare. Non vogliamo dazi, non vogliamo una guerra commerciale, non pensiamo che nessuno ne tragga vantaggio. Ovviamente poi, se necessario, dobbiamo anche proteggere la nostra industria e i nostri cittadini e attualmente stiamo preparando anche queste misure".

Così la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea Henna Virkkunen risponde, in conferenza stampa a Bruxelles, alla domanda se l'esecutivo ritenga che prendere di mira le aziende statunitensi attive nei servizi tecnologici in risposta ai dazi sulle auto e ai cosiddetti dazi reciproci annunciati dalla Casa Bianca sia un approccio appropriato.

"Stiamo esaminando tutte le nostre normative per capire come semplificare i processi, come rendere l’Europa più semplice e veloce dal punto di vista delle imprese. E questo non riguarda solo l’Ai Act. Si tratta di tutte le normative digitali che stiamo attualmente analizzando, valutando come possiamo ridurre la burocrazia e gli ostacoli per le nostre Pmi e per l’industria in generale".

"Stiamo cercando, ad esempio, di ridurre gli obblighi di rendicontazione e stiamo anche verificando se ci siano sovrapposizioni normative", ha aggiunto. Riguardo all’Ai Act, Virkkunen ha poi affermato: "Siamo molto impegnati. Ovviamente restiamo fedeli ai principi fondamentali dell’AI Act, come l’approccio basato sul rischio che vogliamo adottare all’interno dell’Unione europea. Siamo molto determinati nel perseguire questi obiettivi principali. Ma stiamo anche valutando se ci siano oneri amministrativi aggiuntivi od obblighi di rendicontazione che potremmo eliminare per semplificare le cose per le imprese. Si tratta comunque di un pacchetto ampio di diverse normative digitali che stiamo esaminando attualmente".

 Parigi contro il viaggio di Meloni negli Usa. Ma Weber la difende 

"Se cominciamo ad avere discussioni bilaterali, questa dinamica" di unità europea "che attualmente è presente finirà per spezzarsi". Lo ha detto il ministro dell'Industria francese, Marc Ferracci, intervenendo ai microfoni di France Inter, rispondendo a una domanda sul "rischio che Giorgia Meloni" incontrando Donald Trump a Washington il 17 aprile "giochi da sola".  "Il rischio c'è, è un rischio presente fin dall'inizio, perché sappiamo che Donald Trump ha una strategia abbastanza chiara e semplice: dividere gli europei. Di fronte a questo rischio dobbiamo essere uniti, perché l'Europa è forte solo se è unita", ha osservato. "Accolgo con favore tutti i tentativi di parlare con Trump. Meloni e Tajani pensano e lavorano nella prospettiva di difendere gli interessi dell'Europa. I leader populisti invece stanno svendendo i nostri interessi di europei". Lo ha detto il presidente del Ppe, Manfred Weber, alla conferenza stampa di presentazione del Congresso del partito di Valencia. A chi gli ha chiesto se tra questi leader ci fosse anche Matteo Salvini, Weber ha risposto: "Ci sono tanti leader populisti in Europa". 

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