Grecia, guerra sulla vendita delle isole. E Alba Dorata tiene lezioni di ‘greicità’
Il partito neo-nazista Alba dorata ha tenuto le prime lezioni di "coscienza nazionale" rivolte a bambini di età compresa tra 6 e 10 anni. Stando a quanto riferito dallo stesso partito sul proprio sito, e riportato dal quotidiano Ekathimerini, oltre 20 bambini hanno partecipato al corso tenuto nella sede di Artemida, in cui sono stati insegnati "ideali greci" e sono stati mostrati "filmati educativi". Ai bambini sono state anche impartite lezioni sulle antiche divinità greche e sulla fede cristiana. Il partito, che alle elezioni dello scorso giugno ha conquistato il 6,9% dei consensi, ha invitato i genitori a portare i loro figli ai prossimi corsi, promettendo la "rinascita dello spirito greco".
Intanto il Parlamento di Atene ha deciso di regolamentare la gestione delle isole greche. L'affitto delle isole di proprietà dello Stato e la vendita di quelle private, da cui i greci sperano di ricavare un po' di moneta sonante, dovranno essere autorizzati dall'esercito e dalla polizia in virtù di un emendamento votato dal Parlamento.
L'emendamento intende prevenire in particolare le contestazioni turche della sovranità greca nel mar Egeo dove si trovano numerosi di questi isole e isolotti, ha spiegato all'Afp una fonte del ministero. Le isole greche sono anche da anni una tappa dell'intenso traffico di clandestini provenienti dalla Turchia.
L'emendamento completa una recente legge che apre al sovra-indebitato Stato greco la possibilità di affittare a lungo termine le isole disabitate di cui è proprietario, nel tentativo di attirare gli investimenti e di riempire le sue casse. L'emendamento, che si applicherà anche nei casi di vendite private, aveva in un primo tempo seminato confusione, poiché il testo non sembrava più escludere, per la prima volta, la vendita di isolotti pubblici, argomento tabù in Grecia, che conta circa 6mila isole di cui solo 227 sono disabitate. Alcune isole private sono già in vendita da mesi: di varie dimensioni, dai due ettari a circa 650, vanno dal milione e mezzo di euro fino ai 150 milioni.
E a causa della crisi Atene è morosa e la Svizzera ha deciso di ridurre la fornitura annua di sangue per trasfusioni, in seguito a mancati pagamenti per circa 4 milioni di euro. Dal 2015 Berna invierà in Grecia 2.500 unità di sangue in meno rispetto alle 30mila inviate ogni anno; l'obiettivo, tuttavia, è dimezzare il quantitativo portandolo a 15mila unità annue, entro il 2020.
In Grecia circa il 10% della popolazione soffre di talassemia, una malattia ereditaria del sangue che impedisce a chi ne è affetto di donarlo. Il paese necessita di circa 700.000 unità di sangue ogni anno, di questi tra le 600mila e le 670mila arrivano dal centro nazionale mentre la Svizzera, sin dagli anni '70, fornisce annualmente le rimanenti 30mila unità.
La Croce Rossa svizzera, in ogni caso, fa sapere che il sangue viene donato gratis ma il contributo in denaro serve a coprire i costi logistici, amministrativi e di laboratorio.