Esteri
Ucraina, altro che passi avanti a Berlino. Mosca: "Non accetteremo truppe della Nato a Kiev". Brutte notizie anche sui territori
Il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov non ha dubbi

Vladimir Putin
Ucraina, altro che passi avanti al vertice di Berlino
Mosca ribadisce una linea di totale chiusura su qualsiasi ipotesi di presenza militare occidentale in Ucraina. In un’intervista ad ABC News, il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha chiarito che la Russia non intende accettare, in nessuna circostanza, il dispiegamento di truppe Nato sul territorio ucraino, indipendentemente dalla forma o dal contesto.
Pur dichiarandosi formalmente disponibile a discutere “possibili soluzioni”, Ryabkov ha precisato che tale apertura non include alcuna tolleranza verso forze dell’Alleanza atlantica. “Non siamo pronti a sostenere, approvare o anche solo accettare la presenza di truppe Nato in Ucraina”, ha affermato.
Alla domanda sulla possibilità di una missione composta da forze europee al di fuori del quadro Nato, la risposta del diplomatico russo è stata altrettanto netta: “No, no, e ancora no”. Secondo Ryabkov, infatti, anche una eventuale “coalizione dei volenterosi” rappresenterebbe, nella sostanza, lo stesso problema, se non uno peggiore. A suo avviso, accordi di questo tipo rischierebbero di essere conclusi aggirando i meccanismi formali della Nato, che – pur con tutti i loro limiti – garantirebbero almeno una certa prevedibilità.
Nel suo intervento, il viceministro ha infine sottolineato come, dal punto di vista di Mosca, il contesto occidentale sia oggi caratterizzato da una profonda instabilità. “Non c’è fiducia né affidabilità”, ha dichiarato, aggiungendo che prevale una diffidenza “totale e dominante” verso la Nato e verso le principali capitali dell’Alleanza.
Vertice Berlino, passi avanti verso la pace. Ma poi Trump assegna alla Russia un territorio
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato di aver avuto colloqui "molto lunghi e molto buoni" con l'ucraino Volodymyr Zelensky e con i leader della NATO e dei Paesi europei. "Stiamo cercando di farcela e credo che ora siamo più vicini", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale quando gli è stato chiesto dei colloqui degli ultimi giorni tra funzionari statunitensi, Zelensky e gli europei a Berlino. "Abbiamo avuto numerose conversazioni con il Presidente russo Putin e penso che ora siamo più vicini che mai e vedremo cosa possiamo fare". Alla domanda se avesse parlato di recente direttamente con Vladimir Putin, Trump ha risposto "Sì, l'ho fatto", ma non ha fornito dettagli. Trump sembra suggerire che, in cambio di garanzie di sicurezza, l'Ucraina debba accettare di cedere alla Russia le parti della regione orientale del Donbass che Kiev detiene ancora, cosa che Zelensky aveva precedentemente escluso.
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Trump ha affermato che l'Europa, che ha nuovamente proposto una forza multinazionale di mantenimento della pace nonostante l'opposizione della Russia, rappresenterebbe una "parte importante" di qualsiasi garanzia di sicurezza. La Russia, la cui invasione su vasta scala dell'Ucraina è iniziata nel febbraio 2022, non ha ancora reagito alla proposta avanzata dai leader statunitensi, ucraini ed europei dopo ore di colloqui a Berlino. Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha attribuito all’”antipatia” tra il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e quello russo, Vladimir Putin, il ritardo nel raggiungimento di un accordo di pace che metta fine al conflitto tra i due Paesi. “C’è molta antipatia tra i due leader - ha detto - quindi questo probabilmente rende le cose un po’ difficili, indirettamente, per Putin”.
Il Presidente statunitense, Donald Trump, considera già persi alcuni territori ucraini, tra cui probabilmente il Donbass. Quando un giornalista gli ha chiesto se l’inserimento negli accordi di pace di una specie di Articolo 5 tipo Nato, che prevede l’intervento di altri Paesi in difesa dell’Ucraina in caso di attacco russo, farebbe accettare a Kiev l’ipotesi di cedere un territorio, Trump ha risposto: “Beh, guarda, hanno già perso il territorio. A essere onesti, il territorio è già perso. Ma per quanto riguarda la garanzia di sicurezza, ci stiamo lavorando e stiamo collaborando con l’Europa su questo”. “L’Europa - ha aggiunto - sarebbe una parte importante e stiamo lavorando sulle garanzie di sicurezza affinché la guerra non ricominci. Non vogliamo far ripartire una guerra”.
"Ottimo incontro stasera a Berlino. Stiamo assistendo a progressi concreti grazie all'allineamento tra Ucraina, Europa e Stati Uniti. Gli ucraini difendono coraggiosamente la loro indipendenza ogni giorno. Meritano una pace degna del loro coraggio". Lo scrive la Presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen.
"Stiamo procedendo insieme verso una pace solida e duratura in Ucraina. Insieme agli europei, agli ucraini e agli americani, stiamo rafforzando la nostra convergenza: sostegno militare, solide garanzie di sicurezza, ricostruzione. L'Ucraina deve rimanere sovrana. L'Europa, al sicuro. Ora spetta alla Russia scegliere la pace". Lo scrive il Presidente francese, Emmanuel Macron.
