A2A
A2A, primo semestre 2022: crescono gli investimenti green

I risultati al 30 giugno 2022: continua la crescita degli investimenti a favore di transizione ecologica ed economia circolare
A2A, primo semestre 2022: crescono gli investimenti green
Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2022. SCARICA IL DOCUMENTO INTEGRALE
Mazzoncini: "A2A conferma la propria solidità diversificando le attività di business"
Commenta l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini: "In uno scenario fortemente caratterizzato dal perdurare degli effetti della crisi geopolitica ed economica e da quelli sempre più evidenti del climate change, la diversificazione delle attività di business ha permesso al Gruppo di confermare la propria solidità e capacità di reazione. Nel primo semestre dell’anno, A2A ha ulteriormente incrementato i propri investimenti in infrastrutturestrategiche per la transizione ecologica per poter superare l’emergenza e contribuire all’indipendenza energetica del Paese. Confermiamo il nostro obiettivo di crescita nelle rinnovabili e nell’economia circolare, contando sulle potenzialità offerte da acqua, sole, vento e rifiuti, le nostre materie prime”.
A2A, la gestione di un quadro complesso e difficile
Recita la nota della spa: Il primo semestre 2022 ha visto l’ulteriore estremizzarsi delle continue pressioni rialziste sul mercato delle commodities energetiche alimentate anche dagli scenari geopolitici critici e dal peggioramento della siccità con un impatto diretto, tra i vari effetti negativi, sulle produzioni idroelettriche. In un quadro complesso e difficile, il Gruppo A2A ha opportunamente gestito gli effetti di questo frangente attraverso il monitoraggio dei rischi delle commodities e di esposizione finanziaria e creditizia mitigando così gli impatti che le turbolenze dei mercati energetici avrebbero potuto generare.
Nel primo semestre 2022, il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load è quasi quadruplicato rispetto allo stesso periodo del 2021 attestandosi a 249 €/MWh (67€/MWh nel 2021), trainato dalle quotazioni del gas ai massimi storici e della CO2. Il costo medio del gas al PSV (Punto di scambio Virtuale) nel periodo in esame, infatti, è stato pari a 97,8 €/MWh, in crescita del 348% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le quotazioni della CO2 si sono attestate a un prezzo medio di 83,7€/ton (43,8 €/ton nell’analogo periodo del 2021, +91%).
Tale dinamica dei prezzi fortemente rialzista ha determinato un fatturato del periodo pari a quasi 10 miliardi di euro, più che raddoppiato rispetto al primo semestre dell’anno precedente (circa 4 miliardi di euro). Il Gruppo A2A ha continuato a perseguire una strategia prudente, di stabilizzazione dei margini e di contenimento del rischio connesso alla volatilità dei prezzi con una totale copertura delle produzioni di energia elettrica a prezzo fisso e un generale ricorso alla contrattualistica anticipata sia dell’approvvigionamento sia delle forniture agli operatori all’ingrosso e ai clienti finali, cogliendo al contempo le opportunità presenti sul mercato.
Grazie a tale strategia e alla diversificazione delle attività svolte, A2A ha conseguito una marginalità operativa in crescita rispetto all’anno precedente seppur con risultati differenziati tra le Business Units in termini di segno e entità.
A2A, prosegue la crescita industriale
Nel primo semestre 2022, nonostante le incertezze macroeconomiche, A2A ha proseguito nella sua crescita industriale, in linea con la strategia di lungo periodo focalizzata su transizione energetica ed economia circolare, incrementando gli investimenti rispetto al corrispondente periodo del 2021 e concludendo importanti operazionidi crescita per linee esterne. In particolare:
• gli Investimenti sono risultati pari a 463 milioni di euro, in incremento di 50 milioni di euro (+12%) rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Nel dettaglio, sono stati realizzati investimenti di sviluppo per 287 milioni di euro (+13% rispetto al medesimo periodo del 2021) finalizzati al recupero di energia e materia, al miglioramento della qualità delle reti di distribuzione, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, a contribuire all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale e alla digitalizzazione del Gruppo
• le operazioni di M&A sono state pari a 536 milioni di euro focalizzate nel settore dellatransizione energetica. Nel semestre in esame il Gruppo ha accelerato la crescita degli impianti FER con l’acquisizione di: o due portafogli eolici e fotovoltaici localizzati in Italia e Spagna. A seguito di tale operazione la potenza rinnovabile installata complessiva di A2A risulta pari a 2.6 GW; o Volta Green Energy, piattaforma dedicata ad attività di costruzione, sviluppo e gestione di impianti a fonte rinnovabile, con cui A2A ha acquisito una pipeline di progetti eolici e fotovoltaici con una potenza installata attesa di circa 800 MW. A tal proposito si segnala che sono stati firmati dal Gruppo tramite Volta Green Energy dei contratti per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica in Sicilia (impianto Matarocco).
Il Gruppo ha inoltre razionalizzato gli asset della distribuzione gas vendendo ATEM non strategici per un importo pari a 127 milioni di euro. Il valore delle operazioni di M&A al netto della vendita degli asset non strategici risulta quindi pari a 409 milioni di euro.
A2A: ricavi in aumento del 141,5%
Nel primo semestre del 2022 i Ricavi del Gruppo sono risultati pari a 9.788 milioni di euro, in aumento del 141,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita è principalmente legata all’andamento dello scenario energetico ed è riconducibile:
• per circa il 57% ai mercati energetici all’ingrosso in particolare elettricità per l’aumento dei prezzi; il contributo legato alla crescita dei volumi venduti e intermediati dei mercati è residuale
• per oltre il 40% ai mercati retail prevalentemente per i maggiori prezzi unitari elettricità, gas e calore. A tale incremento è corrisposta un’analoga variazione nei costi di approvvigionamento di materie prime energetiche.
Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 708 milioni di euro, in aumento di 20 milioni rispetto al primo semestre 2021 (+3%). Al netto delle partite non ricorrenti (+5 milioni nel primo semestre 2022, +4 nel primo semestre 2021), il Margine Operativo Lordo Ordinario è aumentato di 19 milioni di euro (+3%): la significativa contrazione di marginalità registrata nella Business Unit Mercato è stata più che compensata dagli ottimi risultati degli altrisettori di attività, soprattutto della Business Unit Generazione&Trading e di quella Ambiente.
A2A, margine operativo lordo a 335 milioni di euro
Il Risultato Operativo Netto si attesta a 335 milioni di euro, in diminuzione di 21 milioni rispetto al primo semestre 2021 (356 milioni di euro). Tale contrazione è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo più che compensato da:
• incremento degli ammortamenti (31 milioni di euro) relativi principalmente agli investimenti effettuati da tutte le Business Unit nel periodo luglio 2021-giugno 2022 e all’ammortamento degli asset delle nuove società acquisite;
• maggiori accantonamenti netti per 10 milioni di euro a fondo rischi e accantonamenti al fondo svalutazioni crediti, principalmente legati alla maggiore esposizione creditizia verso la clientela per l’eccezionale aumento del fatturato, al netto dei rilasci su fondi rischi eccedenti per l’effetto dell’incremento dei tassi di attualizzazione.
L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 328 milioni di euro, in riduzione del 3,5% rispetto a quello registrato nel medesimo periodo del 2021; escludendo le poste straordinarie che hanno interessato:
• l’anno in corso per complessivi 142 milioni di euro relativi alla plusvalenza, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset (vendita immobili e ATEM ritenuti non strategici) e agli impatti del DL 21/2022 (cd. “DL Taglia Prezzi”) e 50/2022 (cd. “DL Aiuti”)
• l’anno precedente per complessivi 138 milioni di euro relativi agli effetti del riallineamento civilistico – fiscale dei beni materiali e immateriali del Gruppo
L’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 186 milioni di euro, in diminuzione di 16 milioni rispetto al primo semestre del 2021. La variazione è riconducibile alla diminuzione del Risultato Operativo Netto, in parte compensata dalla contrazione delle imposte legata al minor reddito imponibile.
La Posizione Finanziaria Netta di Consolidato al 30 giugno 2022 risulta pari a 4.587 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a 409 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.178 milioni di euro, registrando un assorbimento di cassa netto pari a 65 milioni di euro, dopo investimenti per 463 milioni di euro, pagamento di dividendi per 283 milionidi euro e incassi per cessione di alcuni asset immobiliari per 221 milioni di euro. Tale variazione è principalmente riconducibile all’eccezionale aumento dei crediti commerciali, in particolare della Business Unit Mercato, effetto legato al significativo aumento e volatilità dei prezzi delle commodities.