Milano
Acqua normale spacciata per terapeutica, sequestrate AquaUro e AquaEnd
Imprenditore indagato dalla procura di Milano per il reato di frode in commercio per aver pubblicizzato della semplice acqua potabile come acqua terapeutica
Acqua normale spacciata per terapeutica, sequestrate AquaUro e AquaEndo
Una normale acqua potabile venduta come acqua dalle speciali "proprietà terapeutiche" per risolvere coliche renali e infezioni delle vie urinarie, e per questo ventura al prezzo di circa due ore al litro. Da questa accusa nasce l'indagine del Pm di Milano, Mauro Clerici. La frode in commercio ha portato al sequestro preventivo in tutta Italia dei lotti di acqua messa in commercio con i marchi AquaUro e AquaEndo, realizzata con le acque in esubero dello stabilimento Fonti di Vinadio SPA "prive di effettive indicazioni terapeutiche". A essere indagato è Giuseppe Anguilla, 54 enne residente in Svizzera, legale rappresentante della Setthim S.A. (società di diritto elvetico) che pubblicizzava l'acqua in questione, sui depliant usando anche le sigle della società italiana di urologia e di endocrinologia con le quali aveva sottoscritto dei contratti di sponsorizzazione.
L'indagine è scattata dopo la segnalazione di un 82 enne che aveva acquistato l'acqua "terapeutica" come consigliato dal suo urologo di fiducia, ma che la trovava uguale "a quella del rubinetto" e lamentava anche un costo eccessivo. Nonché il fatto che si poteva comprare solo attraverso un numero verde con un ordine minimo di 4 confezioni da 6 bottiglie per un costo complessivo di 42 euro. Le due acque "AquaUro" e "AquaEndo" venivano pubblicizzate in modo "ingannevole". Entrambe le bottiglie sono vendute con etichette con la scritta "Acqua naturale - acqua miscelata utilizzando fonti di alta quota" e riporta un "codice a barre molto si ile a quello riportato sulle fustelle delle confezioni farmaceutiche". In seguito a ulteriori accertamenti è emerso che le acque in esame sono prodotte, per conto della elvetica Setthim SA, da "Fonti di Vinadio SpA" come da contratto di fornitura. E che sono "miscele di acque prodotte a Vinadio (Cuneo) classificabili "semplici acque potabili per uso umano, nè minerali, nè di sorgente, prive di particolari indicazioni terapeutiche". Per questo l'imprenditore di Lecce, residente in Svizzera, Giuseppe Anguilla e' indagato dalla procura di Milano per il reato di frode in commercio e da questa mattina, su mandato del Gip di Milano Anna Calabi, e' stata avviata una attivita' di sequestro dei siti internet della societa' e di tutti i lotti di acqua disponibili sul mercato.