Addio De Pedys: portò i cinema a luci rosse a Milano e in Italia - Affaritaliani.it

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Addio De Pedys: portò i cinema a luci rosse a Milano e in Italia

E' morto a 94 anni Luigi De Pedys: nel 1977 trasformò il Majestic di Milano nel primo cinema a luci rosse d'Italia. E fu la rivoluzione

Addio De Pedys: portò i cinema a luci rosse a Milano e in Italia

Se ne è andato Luigi De Pedys, l'uomo che per primo ha importato i cinema a luci rosse a Milano ed in Italia, cambiando il costume del Paese. Come riferisce Adnkronos, è morto a 94 anni martedì 8 febbraio nel capoluogo lombardo.

Chi era Luigi De Pedys

Chi era Luigi De Pedys? La sua carriera nel cinema lo aveva visto co-produttore di molti dilm, come "Lo chiamavano Trinità" con Terence Hill e Bud Spencer, "Il federale" con Ugo Tognazzi e "Ecce bombo" di Nanni Moretti. E fino agli anni Novanta ha gestito diverse sale cinematografiche milanesi: Manzoni, Apollo, Pasquirolo, Orfeo, Arti, Splendor e Majestic.

De Pedys e il Majestic a luci rosse

Il nome di Luigi De Pedys è noto soprattutto per la rivoluzione del cinema Majestic nel novembre del 1977: l'imprenditore trasformò quella che era sino a quel momento una sala per bambini nel primo cinema per titoli hard. Con il suo lampeggiante rosso dei pompieri all'ingresso, il nuovo Majestic conobbe un grandissimo successo.

De Pedys, inventore del termine "cinema a luci rosse"

La stessa definizione di cinema "a luci rosse" è stata inventata da De Pedys. Nel 1977 suo figlio ultimava il servizio militare nei vigili del fuoco e nel giorno del suo congedo, lo accompagnò nella caserma dove scoprì un'autopompa distrutta dopo un incidente. Da lì, l'idea: chiese al comandante di poter prendere il lampeggiante e lo installò fuori dal cinema. De Pedys, tuttavia, non si è mai definito un pornografo. All'esterno della sala non affiggeva locandine ma un avviso: "immagini non adatte a un pubblico sensibile".

Cinema Majestic, un grande successo

Come riferisce Adnkronos,  il 15 novembre 1977 il primo titolo proiettato fu "I pornogiochi delle femmine svedesi", seguito da "Lingua d'argento"; ogni giorno veniva programmato un titolo diverso con incassi da capogiro. In poco tempo l'idea di De Pedys fu imitata da molti altri esercenti. Un anno dopo, a Milano, c'erano circa 21 sale dedicate alla proiezione di film pornografici. De Pedys aveva già mollato dopo circa quattro mesi: "Era stata una provocazione, volevo dedicarmi solo al vero cinema", avrebbe detto in un'intervista. E così tornò a gestire le sue molte sale sempre con grande successo. Fu lungimirante anche in questo perchè con l'avvento delle vhs negli anni Novanta le sale a luci rosse conobbero un repentino declino.








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