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Le etichette del futuro? Saranno intelligenti, sostenibili e… lombarde


i-Label è il nome del progetto lombardo che ha come obiettivo la realizzazione di innovative etichette intelligenti e sostenibili
Le etichette del futuro? Saranno intelligenti, sostenibili e… lombarde
Le troviamo su qualsiasi prodotto, sappiamo che contengono informazioni importanti, abbiamo imparato a leggerle, ma se fossero le etichette a ‘leggere’ dei dati e a raccontarceli? E se fossero anche rispettose dell’ambiente? Le etichette del futuro saranno proprio così: intelligenti e sostenibili. Come quelle pensate da i-Label. Questo il nome di uno dei progetti selezionati attraverso il bando Call Hub Ricerca e Innovazione, potendo così contare su un co-finanziamento di 2.476.447,45 euro (su un investimento complessivo di 5.285.972,65 euro) dall’Assessorato Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia, a valere su fondi POR-FESR 2014-2020.
i-Label si muove lungo due direzioni, da un lato punta sullo sviluppo e l’utilizzo di etichette autoadesive sostenibili ottenute usando meno materiale e recuperando quello che tradizionalmente sarebbe considerato uno scarto, dall’altro realizzando etichette intelligenti, in grado di mostrare informazioni e servizi ad oggi non disponibili ai consumatori (come l’originalità di un prodotto o la prova di avvenuta apertura della confezione) grazie una parte elettronica autoalimentata da una cella fotovoltaica.
i-Label è il frutto della condivisione di conoscenze e competenze di un gruppo di partner, tutti attivi nel panorama industriale lombardo e attivi a livello internazionale: oltre al produttore di materiali autoadesivi Ritrama, parte del Gruppo Fedrigoni, partecipano al progetto OMET (per la parte del progetto relativa alle macchine da stampa); Ferrarini e Benelli (per quanto riguarda le apparecchiature per il trattamento di superfici per l’ancoraggio dell’inchiostro); VDG Lab (sviluppo sistemi di illuminazione per le lampade preposte all’asciugatura degli inchiostri di stampa); ILTI (produttore di macchine etichettatrici) e infine l’Istituto Italiano di Tecnologia quale ente di ricerca per quanto riguarda lo sviluppo della componente elettronica stampata per l’etichetta intelligente.
i-Label nasce con un obiettivo molto importante: ridurre l’impatto ambientale del packaging dei beni di largo consumo, agendo in particolare sui processi di stampa, etichettatura e confezionamento. “I nuovi processi – spiega Sergio Veneziani, Global Product Manager Linerless di Ritrama S.p.A. - permetteranno la realizzazione di etichette autoadesive più sostenibili, grazie alla riduzione della produzione di materiale plastico, con una significativa riduzione dello spessore, l’eliminazione degli scarti sul materiale e conseguentemente un minore inquinamento atmosferico per il trasporto. Gli stessi processi produttivi saranno più sostenibili grazie alla riduzione dei consumi energetici nei sistemi di asciugatura, nel controllo e abbattimento degli agenti inquinanti (come l'ozono) e nella possibilità di sfruttare inchiostri o resine eco compatibili. La prospettiva di dotare le etichette di intelligenza mira a minimizzare gli sprechi dovuti alle inefficienze produttive e di logistica.”
“Il progetto – prosegue Veneziani - risponde anche alle tematiche prioritarie dell’ecosistema lombardo del manifatturiero, in quanto punta nello specifico all’implementazione di tecnologie e processi produttivi in grado di combinare sostenibilità, economicità per il consumatore finale, eticità dei rapporti di lavoro e salute pubblica. Inoltre il progetto risponde trasversalmente anche al tema della realizzazione della fabbrica intelligente della rivoluzione 4.0, nella quale le macchine sono connesse tra loro sincronizzando i cicli produttivi e connesse ad un database centrale che raccoglie informazioni in tempo reale sul loro funzionamento, abilitando interventi di manutenzione predittiva e con una riorganizzazione dell’intera catena di approvvigionamento e distribuzione in ottica di logistica integrata make to order.
Ma cosa vuole dire esattamente ‘etichetta intelligente’ e in che modo è possibile ottenerla? “Il progetto – racconta Veneziani - è volto a sviluppare la stampa di parti elettroniche autoalimentate da celle fotovoltaiche per realizzare etichette intelligenti, in grado cioè di reagire e ‘rispondere’ con un adeguato messaggio se sottoposte a specifici segnali esterni. I vantaggi sono quelli di fornire in modo rapido e sicuro maggiori informazioni rispetto alle tradizionali etichette: un esempio su tutti il settore farmaceutico e dei prodotti made in Italy, entrambi caratterizzati da elevati tassi di contraffazione. L’etichetta intelligente in questo caso può essere in grado di fornire un codice di sicurezza che, una volta letto da uno smartphone, può verificare la validità del prodotto. In definitiva l’adozione della nuova piattaforma tecnologica, attraverso un processo di Life Cycle Assessment, fornirà indicatori quantitativi e qualitativi della riduzione ottenuta dell’impronta ambientale. Questi risultati sostanziali forniranno argomentazioni alle imprese che potranno essere trasferite ai propri consumatori/clienti, al fine di migliorare la percezione di un prodotto innovato in maniera responsabile. Questo approccio valorizzerà processi e aziende meritevoli, responsabilizzando i cittadini sulla tematica ambientale.”
Solo uno sviluppo sostenibile potrà essere duraturo e prospero, in Lombardia questo non solo è chiaro ma si studiano soluzioni affinché vada a braccetto con le esigenze industriali, i processi produttivi e la competitività. i-Label rientra perfettamente in questo modo di intendere il progresso. Un tipo di progresso che ha importanti ricadute anche in termini di qualità della vita.