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Affari a Piazza Affari
Affari a Piazza Affari, i cinque titoli lombardi in evidenza

Banca Sistema è un istituto specializzato nell'acquisto di crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Alla fine di giugno, la società ha raggiunto nel factoring 1,652 miliardi di euro di crediti acquistati. In termini di volumi, nel secondo trimestre 2021, è cresciuta del 18% rispetto al secondo trimestre 2020 e del 15% anno su anno. Il trend di crescita è in sintonia con le linee del piano strategico del Gruppo. Per approfondire clicca qui

Falck Renewables è un gruppo che sviluppa, progetta, gestisce e costruisce impianti per la produzione di energia rinnovabile. Ørsted, leader mondiale nell'eolico offshore, ha concluso una partnership con Falck Renewables e con BlueFloat Energy, operatore esperto nell’eolico flottante, per partecipare alla prossima asta “ScotWind”, relativa all’assegnazione di contratti di locazione del fondale marino per lo sviluppo di impianti eolici flottanti su larga scala. Per approfondire clicca qui 

AbitareIn è uno sviluppatore immobiliare attivo a Milano. Banca Akros ha confermato il giudizio Buy sul titolo, portando il target price a 7 euro, dai 5,4 euro precedenti. Nella ricerca, gli analisti sottolineano che il numero delle transazioni immobiliari a Milano è aumentato per diversi anni, anche nel 2020. Quest’ultimo aspetto è particolarmente promettente, se si considera che il 2020 è stato duramente colpito dalla pandemia. Sono cresciuti anche i prezzi delle case, che hanno visto un aumento del 5-10% su base annua. Per approfondire clicca qui 

A2A ha collocato il suo primo Sustainability-Linked Bond da 500 milioni di euro, ricevendo ordini per 1,2 miliardi di euro. Il bond ha durata 10 anni ed avrà un rendimento annuo pari allo 0,672% (cedola di 0,625%), con uno spread di 65 punti base rispetto al mid swap. L’operazione si inserisce nel percorso del gruppo volto ad aumentare la quota di debito ESG, con un target superiore al 70% al 2030.  Per approfondire clicca qui

Unicredit starebbe preparando la cessione di crediti in sofferenza per un valore nominale pari a 2 miliardi di euro. Ne parla La Stampa. La banca dovrebbe richiedere l’utilizzo del meccanismo GACS. L’operazione sarebbe in linea con la strategia di de-risking che la banca sta implementando. Per approfondire clicca qui 




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