Affari a Piazza Affari
Unicredit, Recordati, Ubi e... Affari a Piazza Affari

"Affari a Piazza Affari", le cinque azioni milanesi che fanno impazzire il Mercato
"Affari a Piazza Affari", la rubrica realizzata in collaborazione tra Affaritaliani Milano e Websim Action con le cinque azioni milanesi che fanno impazzire il Mercato:
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I cinque titoli “lombardi” della settimana
1) Dopo l’assemblea deli azionisti che ha approvato il bilancio 2016, si è fatta finalmente luce sull’azionariato post-aumento di capitale di Unicredit. Il primo azionista sarebbe Capital Research, con il 5,07%, seguito da Aabar, fondo sovrano di Abu Dhabi, con il 5,03%. BlackRock risultava accreditato di un 4,8%. Norges Bank è presente con il 2,7%, mentre il fondo Dodge & Cox era presente con il 3,44%. Central Bank of Libya ha diluito la sua quota allo 0,82% dopo l'aumento di capitale (dal 2,95%). Leonardo Del Vecchio, tramite Delfin, e Allianz hanno mantenuto sostanzialmente stabili invariate le quote. Le fondazioni azioniste, tra cui le principali sono Cariverona e Crt risultano diluite, come nelle attese, rispettivamente all'1,8% e all'1,74%. Il mondo delle fondazioni era presente in assemblea con una quota intorno al 4,7%.
2) Recordati si prepara allo shopping. L’ad della società farmaceutica con sede a Milano, Andrea Recordati, ha ribadito come l’attività di crescita esterna, specialmente tramite acquisizioni, continuerà a appresentare uno dei focus della strategia di gruppo. In mercati maturi quali Francia e Germania ,il gruppo punta a nuove acquisizioni per incrementare la market share, in mercati minori come la Polonia invece potrà rappresentare una leva per aumentare la massa critica. Per quanto riguarda la regione Asia-Pacific, l’obiettivo di Recordati è invece crescere nelle Orphan Drugs, soprattutto per linee interne. Nell’ultima settimana il titolo ha più volte ritoccato i massimi storici ad oltre 36 euro per azione.
3) Volano i risultati di Digital Bros. La società milanese di digital entertainment nei primi nove mesi ha registrato ricavi a 99 milioni di euro, in crescita del 61% rispetto ai 61,2 milioni di euro al 31 marzo 2016. In particolare hanno segnato un ottimo risultato i ricavi netti dei settori Premium Games e Free to Play, entrambi in crescita di oltre il 70% rispetto a dodici mesi prima (clicca qui per tutti i dettagli). Dopo i conti il titolo è momentaneamente tornato oltre i 15 euro, prima di ripiegare insieme al resto della Borsa (qui la nostra analisi tecnica).
4) Secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere un leggero ritardo nel lancio dell’aumento di capitale di Ubi Banca che a questo punto potrebbe partire a inizio giugno. La ricapitalizzazione, da 400 milioni di euro, dovrebbe servire all’istituto guidato da Victor Massiah a ‘digerire’ l’acquisizione delle tre good banks: Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti. Il management di UBI avrebbe concordato con la BCE una riduzione delle sofferenze lorde di 2,7 miliardi nel periodo 2016/2021. Fino ad ora il business plan della banca ex- popolare prevedeva una riduzione della stock da 12,5 miliardi nel 2016 a i 10,2 miliardi al 2020.
5) Tornano tutti in positivo i principali indicatori finanziari di Falck Renewables. I risultati del primo trimestre 2017 hanno visto un fatturato in miglioramento a 77,5 milioni di euro (+5,9% dai 73,2 dello stesso periodo del 2016). Migliorano anche i margini. L’Ebitda si è attestato a 45,3 milioni di euro, +6,4% dai 42,6 milioni di un anno fa (qui tutti i dettagli). Dpo i risultati il titolo è tornato nei pressi di quotazione che non vedeva dall’agosto 2016 (per la nostra analisi tecnica clicca qui).