Milano
Affitti truffa, dopo l'anticipo sparisce: segnalato su Fb e stanato da Affari
Dopo le segnalazioni emerse sui social dedicati agli affitti a Milano, abbiamo provato a contattare il 39enne fingendoci interessati. Ecco cosa è successo...
di Luca Losito
In un mercato immobiliare frizzante e pulsante come quello milanese, c’è sempre qualcuno che prova a speculare sulla pelle della miriade di persone in cerca di un alloggio. Uno di questi “furbetti” è D.B., 38enne nato a San Severo e residente a Milano, che starebbe da tempo mettendo in atto una truffa proponendo stanze in affitto a prezzi stracciati.
La denuncia è partita dai social. Su Facebook, in particolare, dove ci sono parecchi gruppi dedicati a studenti e lavoratori che cercano casa a Milano, alcuni utenti hanno segnalato i torti subiti. C’è chi racconta di aver preso accordi pagando in anticipo, con PostePay, per bloccare la stanza e una volta arrivato qui dalla Sicilia non ha più ricevuto risposte. E la sistemazione, manco a dirlo, è sparita. Il post ha generato tante reazioni e molti hanno raccontato di aver avuto un’esperienza simile con lo stesso soggetto.
Allora abbiamo provato personalmente a contattare l’uomo, anche perché i suoi annunci sono ancora presenti sia sui social che sui vari siti più noti dedicati agli affitti di immobili. L’iter che ha seguito con noi è stato identico a quello denunciato dai truffati: al telefono, con una voce un po’ agitata e frettolosa, il 38enne ci dice di avere tantissime visite in programma e che non può liberarsi a breve. Dunque, per non perdere l’occasione, bisogna fargli un versamento sulla PostePay di 300 euro. In mezz’ora.
Adesso, già dopo la prima conversazione e le conseguenti 15 telefonate ricevute (senza contare messaggi WhatsApp) chiedendoci l’esito del pagamento, sorgono molti dubbi e dobbiamo ammettere che essendo un po’ smaliziati ci si rende facilmente conto della situazione sospetta. Però ci si deve anche immedesimare nei panni di chi da lontano cerca una sistemazione nella città in cui la domanda di abitazione è la più alta d’Italia: solo nel 2018, i prezzi sono saliti dell’8,4%, con il conseguente aumento dei canoni di affitto.
Tornando alle truffe, ci sono alcuni piccoli accorgimenti per evitare di cadere in certe trappole. Come verificare se ci sono segnalazioni sulla persona che fa l’annuncio (in questo caso erano rintracciabili, inserendo il numero di cellulare su Google, numerose segnalazioni di truffa fatte sul portale tellows). Poi, sarebbe sconsigliabile fare versamenti di anticipi e caparre senza la stipula di un contratto vero e proprio.
I truffatori, infatti, difficilmente sottoscriverebbero un contratto d’affitto regolare. E anche D.B., sin da subito, al telefono, ha precisato: “Non c’è possibilità di fare contratto, tutto a nero, e non si può neanche mettere la residenza”. Adesso, in seguito alle segnalazioni, si spera che le autorità competenti possano fare qualcosa. Nel frattempo, occhi aperti. Perché in giro per il web potrebbero essercene tanti altri in agguato.