Milano
American Contourella, crack delle palestre e truffa da 14mila euro
I presunti responsabili del fallimento delle palestre American Contourella accusati di truffa ai danni di alcuni clienti
Erano i "club dei sempre in forma", come recitavano le campagne pubblicitarie degli anni Ottanta, tra le prime palestre italiane che hanno importato dagli Stati Uniti il 'mito' del fitness e ne hanno fatto una bandiera. Poi, la crisi e il crac nell'aprile 2014 quando il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della So.Ge.Fit, la societa' che le gestiva. E adesso la Procura chiede il 'conto' ai presunti responsabili accusati di avere truffato 28 clienti per circa 14mila euro.
I pm di Milano Adriano Scudieri e Grazia Colacicco hanno inviato l'avviso di chiusura delle indagini a Paolo Maria Savia e Stefano Correggia, rispettivamente legale rappresentante e socio della proprietaria del gruppo di palestre 'American Contourella'. Le accuse per loro sono, a vario titolo, truffa e bancarotta perche' tra le altre cose "con artifizi e raggiri" avrebbero "tratto in inganno" 28 clienti "che stipulavano contratti di abbonamento alla palestra nella convinzione della possibilita' di poter usufruire dei servizi della stessa, nella consapevolezza, da parte degli indagati, dell'"imminente chiusura della societa'".
Inoltre, al solo Savia viene contestato di avere "redatto e tenuto le scritture contabili" in modo "da non consentire la ricostruzione degli affari e la consistenza del patrimonio" e di avere "distratto le disponibilita' economiche della societa' in favore di altre riconducibili al gruppo annotandoli come 'anticipazioni' per complessivi 2.647.633 euro" e pure di avere "omesso di chiedere il fallimento della societa', che gia' dall'esercizio 2011 aveva interamente perso il capitale sociale". Centinaia di iscritti videro sfumare il loro sogno di benessere quando, dopo avere pagato l'abbonamento - quello annuale poteva costare fino a 600 euro - chiusero i due centri milanesi di via Sanzio e piazza della Repubblica. Nel documento che sigla l'epilogo dell'inchiesta vengono elencate 28 persone che sarebbero state vittime delle truffa sottoscrivendo abbonamenti per una somma complessiva di 14mila euro "nella convinzione della possibilita' di poter usufruire dei servizi della palestra" e "nella consapevolezza degli indagati dell'intimazione di sfratto con ordinanza esecutiva notificata l'8 marzo 2012 e dello stato di liquidazione dichiarato il 14 gennaio 2013". I fatti al centro dell'indagine vanno dal 2012 al 2014.