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Amministrative, Ghilardi cerca la riconferma: "Con Fdi rapporto solido"
Giacomo Ghilardi

Amministrative, Ghilardi cerca la riconferma: "Con Fdi rapporto solido"

Giacomo Ghilardi è stato una delle grandi scoperte del periodo di fasti della Lega in Lombardia e nelle amministrative, cinque anni fa. Vittorioso in una Cinisello Balsamo tradizionalmente di sinistra, adesso si ripresenta per la riconferma al secondo mandato di primo cittadino. Racconta ad Affaritaliani.it Milano la propria esperienza, il proprio programma, e non risparmia qualche critica ai competitor di centrosinistra. L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Sindaco Ghilardi, come è stato governare per cinque anni in un comune tradizionalmente "rosso"?
E' stato complicato.

Perché?
C'era un approccio sulle cose semplici e sulle cose complesse, assai diverso dal nostro. A livello di strategia non c'era pianificazione, e a livello più semplice non c'era praticità nell'erogazione dei servizi ai cittadini. Abbiamo dovuto introdurre una programmazione in una situazione burrascosa.

Burrascosa?
Ci è piombato addosso di tutto. Dai debiti fuori bilancio rispetto a situazioni create nel tempo, come Caronte. Ci sono arrivati i risultati di tutte le cause: mazzate su mazzate per il Comune. Parliamo di 10 milioni di euro per debiti fuori bilancio. E non voglio neppure esporre le fragilità del livello urbanistico, che ha portato anche a un giudizio di primo grado rispetto ai miei predecessori, e che ha bloccato per tanto tempo lo sviluppo di intere aree della città. E poi mi faccia dire: il palazzo era completamente chiuso, sbarrato, inaccessibile. Le porte ora sono aperte a tutti i cittadini, abbiamo cambiato modo di porci nei confronti della gente, tenendo il marciapiede come luogo più frequentato da questa amministrazione. E' questo, al netto dell'ideologia abbattuta nel 2018, che ci sta permettendo di mantenere un buon rapporto con la cittadinanza.

Ha citato una vicenda giudiziaria. Quella che ha coinvolto Siria Trezzi, condannata in primo grado. Il suo avversario è stato vicesindaco di quella giunta.
E' un giudizio di primo grado, e quindi dobbiamo aspettare il secondo grado e relative motivazioni. Al netto delle vicende giudiziarie vorrei dire che il Pd evidentemente ha voluto fare una scelta in continuità con il suo passato. Le tante operazioni che hanno creato problematiche notevoli all'amministrazione, durante il mandato Trezzi e durante il periodo precedente, che ad esempio ci ha lasciato una piazza completamente da rifare... Quella del Pd è una scelta politica forte di andare in continuità, e quindi di prendersi le responsabilità rispetto alle scelte del passato.

Peserà la vicenda giudiziaria?
Cinque anni fa c'era un'indagine, ma c'era da aspettare il giudizio. Adesso c'è, un giudizio, seppur di primo grado. Noi ci facciamo forza del buongoverno di questi 5 anni. La città è cambiata. Abbiamo messo le basi per i prossimi cinque anni su grandi opere, con tanti milioni di euro, 20 milioni dal PNRR, abbiamo messo le basi per un altro grande progetto ottenuto da Regione Lombardia con 16 milioni per la riqualificazione di un quartiere. Le basi sono state poste e sono tanti i soldi attirati su Cinisello Balsamo. Questa è la nostra forza, al netto di quello che pensa la gente sulla sentenza. Però una cosa vorrei dirla: coinvolgimento giudiziario a parte, anche il giudizio politico è importante. Politicamente gli atti che hanno portato a determinate cose, come le manifestazioni di interesse, sono passate dalla giunta, e quindi seppur legittime sono opinabili e hanno determinato problemi.

Lei è stato il sindaco della Lega trionfante. Adesso è Fratelli d'Italia il primo partito ovunque. Come sono i rapporti?
I rapporti con FDI sono molto buoni, ottimi. Non c'è stato un solo istante in cui con gli amici di FDI, in primis con Sandro Sisler, non abbiamo condiviso tutto. Questa sintonia è stata dichiarata davanti a 400 persone alla presentazione della mia candidatura. Una candidatura, vorrei dirlo, sulla quale non c'è mai stato il minimo dubbio. Sicuramente ci sono degli equilibri che sono cambiati ma io sono abbastanza tranquillo nel dire che fondamentalmente per il lavoro che è stato fatto in questi cinque anni, senza screzi o situazioni che si andavano a modificare nel tempo, andremo d'accordissimo. Anche perché nel passato, a Cinisello a differenza di altri posti, non sono mai pervenute richieste o attraversato crisi che, in altri luoghi, hanno anche determinato la caduta di sindaci. Mettiamola così: Cinisello per il centrodestra è un'isola felice. Perché la coalizione è molto solida e non c'è stato un solo minuto in cui sia stata messa in discussione la mia candidatura. Tutti compatti, tutti al primo turno, tutti consapevoli del lavoro che è stato fatto.

Anche a Cinisello il Terzo Polo va da solo, come in Regione. Da dove pescherà? Da sinistra o da destra?
Da quelle che sono le ultime indiscrezioni andrà da solo con un suo candidato. I rapporti interni al Terzo Polo sono affar loro. Tuttavia, conoscendone la storia, vorrei dire che a Cinisello il Terzo Polo è formato principalmente da persone che nel 2018 si erano già tirate fuori dal Pd, in una formazione chiamata "Alternativa Civica". Poi sono tutti entrati in Italia Viva. Tornando alla domanda, direi che conoscendone la natura il loro voto pescherà principalmente a sinistra. Poi ci sono sicuramente anche persone che sono fuoriuscite dal nostro schieramento, ma pure noi ci siamo molto rafforzati al centro, con un simbolo condiviso tra Udc e Dc e una ulteriore lista civica di centro.

Domanda di routine: le prime tre cose se dovesse essere rieletto.
Mi metto al lavoro per riqualificare la piazza centrale della città. E' una piazza che ha vissuto poco tempo, perché malgrado 7mila firme, la Gasperini ha fatto come voleva lei e adesso dopo 10 anni la piazza cade a pezzi. C'è da mettere mano al PI di Bettola, tutta la parte relativa alla metropolitana. E infine c'è tutta la parte già iniziata su il nuovo polo della formazione a Villa Forno con Afol, che è un progetto che abbiamo appena approvato in giunta e lanceremo pubblicamente in questi giorni. Aggiungo la quarta: proseguire per realizzare il nuovo museo nazionale della fotografia.

I big verranno per la campagna elettorale?
Cinisello è la seconda città in Lombardia dopo Brescia per dimensione che va al voto, e ritengo che avrà tutte le attenzioni dei big, e quindi li aspetto a braccia aperte. Cinisello non è mai stata abbandonata, non solo per la loro presenza, in tutti questi anni. Credo che in questa campagna elettorale non andrà in modo diverso.

fabio.massa@affaritaliani.it

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