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Anche a Milano mobilitazione dei rider per i diritti
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Anche a Milano mobilitazione dei rider per i diritti

Anche a Milano oggi rider in piazza per la giornata di mobilitazione nazionale promossa dalla rete "Rider X i diritti". Il punto di ritrovo nella tarda mattinata è stata piazza XXIV Maggio.

Il Pd milanese ha manifestato la propria vicinanza con queste parole: "Oggi a Milano, come in tante altre città italiane, i rider hanno deciso di scioperare per chiedere, ancora una volta, che vengano garantiti loro un salario dignitoso e pieni diritti e tutele sul lavoro. Ma se vogliamo mettere fine a questa piaga che continua ad alimentare sfruttamento e precarietà, anche noi dobbiamo fare la nostra parte, cittadini e consumatori.  Sosteniamo la voce dei rider e diamo un segnale forte a chi è responsabile di garantire diritti, sicurezza e uno stipendio dignitoso a queste lavoratrici e lavoratori. Bisogna essere uniti in queste battaglie. Oggi facciamolo non ordinando dalle piattaforme di delivery"

"I riders sono lavoratori essenziali, lo abbiamo visto nella pandemia. Il NoDeliveryDay e' uno sciopero contro il caporalato digitale. La politica non puo' delegarne la piena tutela ai giudici. Il Pd e' al lavoro per garantire dignita' e diritti a chi ci porta il cibo a casa". Lo scrive su Twitter il vicesegretario del Pd Giuseppe Provenzano.

Questa la dichiarazione della lista Milano Unita: "Da anni le consegne di cibo, e non solo, a domicilio crescono esponenzialmente, da anni i riders sono considerati lavoratori autonomi, sono pedine di un algoritmo che li sfrutta per stipendi risicati, da anni potenti multinazionali macinano ingenti profitti non rispettando i contratti di lavoro, non riconoscendo ferie, malattie, tredicesime, quattordicesime.  Da anni però i ciclofattorini lottano per il riconoscimento dei propri diritti e ultimamente anche i tribunali cominciano a riconoscere il loro lavoro per quello che è: ossia lavoro subordinato che richiede tutte le tutele previste dalla legge. Oggi i riders di tutta Italia sciopereranno per l’intera giornata per uscire dall’invisibilità e ottenere ciò che gli spetta: salari, sicurezza, malattia, ferie, contributi, mensilità aggiuntive, tfr, contratto nazionale. Milano Unita continua a chiedere che il Comune adotti una Carta del Lavoro Buono che permetta di mettere al bando ogni forma di sfruttamento di lavoratrici e lavoratori e che trasformi Milano, nella città del lavoro buono.Oggi rifiutiamo l’utilizzo delle piattaforme di distribuzione. Siamo al fianco di una lotta per i diritti dei lavoratori perché è una lotta per i diritti di tutte e tutti.  Prima di essere consumatori, siamo lavoratori e il rispetto di ogni singolo lavoratore è il rispetto per tutti i lavoratori".

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