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Milano
Appello contro legge regionale su rigenerazione urbana, Maran: "Lede i Comuni"
Pierfrancesco Maran

Appello contro legge regionale su rigenerazione urbana, Maran: "Lesiva delle prerogative dei comuni lombardi"

Il Comune di Milano - riporta Mianews - si appellerà alla Corte Costituzionale per "far saltare" la Legge Regionale 18/2019 sulla Rigenerazione Urbana per quanto riguarda gli edifici abbandonati. Lo ha comunicato l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, intervenendo questo pomeriggio nel corso della commissione consiliare riunita in videoconferenza per fare il punto sul tema, dopo che martedì la Giunta ha approvato la delibera attuativa della norma regionale e che sarà discussa in Gonsiglio nelle prossime sedute. "Il nostro giudizio della legge è negativo perché lesiva delle prerogative dei comuni lombardi. Domani il Tar discuterà quattro cause legate al tema degli immobili abbandonati e in tutte e quattro il Comune di Milano solleverà questioni di incostituzionalità su questa legge. Noi siamo convinti che ci sono basi perché la legge violi i diritti del Comune sotto vari punti e che impatti pure sui diritti dei consiglieri comunali singoli che si dovrebbero trovare ad approvare un elenco di immobili quando competenza del Consiglio sarebbe quella di occuparsi di criteri e non di elenchi", ha spiegato Maran.

"Noi ci poniamo con l'ottica di andare alla Corte Costituzionale: questa legge la vogliamo far saltare, non useremo mezzi termini perché questa legge fa male, è un vulnus ai rapporti istituzionali e fa male al nostro territorio: per questo andremo fino in fondo. Non siamo nemmeno stati auditi in commissione regionale quando se n'è discusso", ha proseguito Maran, precisando che se non ci saranno delle modifiche alla legge, "noi ci dobbiamo difendere, facendola saltare, ritenendola incostituzionale. Sarebbe bene che si aprisse una discussione operativa per risolvere questo problema alla fonte. Vogliamo che il Pgt e l'autonomia del consiglio vengano rispettati". L'assessore ha inoltre specificato che "un punto imprescindibile per noi è che chi ha un immobile abbandonato e non ha fatto niente in 18 mesi lo abbatta, come prevede il Pgt del Comune e non deve avere a disposizione cinque anni".

La legge regionale, secondo l'assessore, avrebbe "di fatto cancellato quanto avevamo già approvato nel Pgt un mese prima". Nel corso della commissione è intervenuto in difesa della legge regionale Federico Oriana, presidente di Aspesi che ha evidenziato "otto punti della delibera del Comune da modificare in quanto si discostano dalla legge regionale" che "ci piace molto. Nel Comune di Milano avere 180 buchi neri è un'enormità, praticamente un immobile dismesso ogni chilometro quadrato, è un'emergenza in un'area metropolitana come quella milanese", ha concluso Oriana.

Rigenerazione urbana, Foroni replica a Maran: Comune non ha poteri per impugnare leggi regionali

"Premesso che il Comune di Milano non ha alcun potere autonomo di impugnazione delle leggi regionali presso la Consulta, ricordo all'assessore Maran che la nostra normativa non è stata oggetto di ricorso neppure dal Governo. L'Esecutivo ne ha quindi decretato ipso facto la piena legittimità costituzionale". Lo afferma l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, rispondendo all'assessore all'Urbanistica del Comune di Milano. Pierfrancesco Maran avrebbe infatti ventilato l'ipotesi di impugnare presso la Corte costituzionale la legge regionale 18 del 2019. "Regione Lombardia, anche in tema di rigenerazione urbana - spiega l'assessore Foroni - non ha nessun problema a sedersi intorno a un tavolo per verificare presunte  problematiche. Tutto ciò, si intende, nel rispetto dei differenti ruoli istituzionali. Fino ad oggi però il Comune di Milano non ha mai chiesto alcun tipo di confronto, né ha mai fatto alcun tipo di proposta. Se la volontà è quella di trovare soluzioni su determinate questioni come quelle sollevate dall'assessore Maran, basta la buona volontà e la disponibilità del Comune di Milano. Da parte nostra non c'è e non c'è mai stata nessun tipo di pregiudiziale. La questione specificatamente indicata, per altro, mi pare anche possa essere risolta". "Non è con queste 'sparate' da campagna elettorale - continua Foroni - che l'assessore Maran cambierà di una virgola la realtà dei fatti. E men che meno la nostra legge sulla rigenerazione urbana". 

"La verità - prosegue - è che in tutti questi mesi il Comune di Milano non si è mai degnato di fare una proposta concreta a Regione per affrontare in maniera puntuale eventuali criticità della legge regionale sulla rigenerazione urbana di Milano. Piuttosto ha puntato - chiosa Foroni - a una polemica sterile da campagna elettorale e non da confronto istituzionale".  "Crediamo moltissimo - precisa - nella rigenerazione urbana e nella legge regionale 18/2019 quale  strumento fondamentale per rilanciare il settore edilizio lombardo in un'ottica di sviluppo sostenibile". "Restiamo dunque in fiduciosa attesa - sottolinea Foroni - che l'assessore Maran e il Comune di Milano decidano di abbandonare i toni da campagna elettorale per scegliere di sedersi intorno a un tavolo per un confronto serio e costruttivo con Regione Lombardia".  "L'occasione - puntualizza Foroni - potrà essere utile anche per pensare ad una Milano diversa rispetto a quella pre-covid. La città dovrà infatti essere 'ridisegnata' anche a livello urbanistico alla luce della nuova normalità che ci sarà dopo questa emergenza sanitaria".  "La Regione - conclude Foroni - è pronta ad un immediato dialogo quando il Comune dismetterà la 'crociata' antiregionale".

Comazzi (FI): atto scellerato opporsi a legge rigenerazione urbana  

“L’atteggiamento del Comune nei confronti della legge regionale sulla rigenerazione urbana lascia sgomenti. Non si capisce il motivo di tanto astio verso un provvedimento che mette i privati nella condizione di riqualificare intere aree degradate, riducendo il consumo di suolo e migliorando la qualità ambientale” afferma Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Fi in Consiglio regionale. “All’assessore - continua l’azzurro - ricordiamo che il 33% della superficie dismessa in Lombardia si trova a Milano e hinterland: stiamo parlando di un enorme buco nero che inghiotte interi quartieri  consegnandoli al degrado, all’inquinamento e all’insicurezza. Nella sola Milano - prosegue - ci sono 188 siti da bonificare, un quarto circa del totale regionale. La legge regionale è stata accolta con grande entusiasmo da tutti gli operatori del settore - Assoedilizia in testa - oltre che da numerosi comuni lombardi, amministrati anche da esponenti di centrosinistra. Escludere Milano e le sue periferie da questo processo virtuoso - conclude - sarebbe un atto scellerato, specialmente da parte di una giunta che ha sempre millantato di essere ‘green’ e attenta ai temi ambientali”.

Bolognini (Lega): "Maran, sparata da campagna elettorale"

Anche il commissario provinciale milanese della Lega Stefano Bolognini ha commentato le parole di Maran: "L'assessore comunale Pierfrancesco Maran oggi in Commissione consiliare ha fatto l'ennesima sparata da campagna elettorale"."La prima assurdita' della questione- continua il leghista- e' che la Giunta, a guida Pd, vuole impugnare una legge sulla quale il Governo, sempre a guida Pd, non ha presentato nessun tipo di ricorso, ritenendola evidentemente valida e inattaccabile a livello costituzionale". Ma ancora piu' assurdo, per Bolognini, "e' l'atteggiamento di Maran", che dal momento dell'approvazione della legge "non ha mai fatto proposte concrete di modifica, ma ha sempre usato la questione solamente a fini strumentali ed elettorali". La strada da percorrere, per il commissario del Carroccio, e' quella del "confronto istituzionale serio", con l'invito all'assessore milanese "a sedersi a un tavolo, dove tra l'altro e' stato piu' volte invitato dalla Regione".

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