Milano
Atm, Salvini: "Sala non svenda allo Stato. Sì a fusione con Trenord"

Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini interviene sulla vicenda Atm: "Noi difendiamo migliaia di posti di lavoro a rischio, di tramvieri milanesi"
La Lega Nord contro l'ingresso di Ferrovie dello Stato nell'Azienda trasporti milanesi (Fs ha acquistato la quota di Astaldi nella societa' che gestisce la linea lilla della metropolitana, M5). "Noi difendiamo migliaia di posti di lavoro a rischio, di tramvieri milanesi", ha affermato Matteo Salvini, nel corso di un volantinaggio con alcuni dipendenti di Atm alla stazione Cadorna. "Atm funziona - ha continuato -. Se ci mette lo zampino lo Stato e inizia a spezzettare l'azienda, e' la fine. Gia' il Comune deve garantire soldi perche' ci sono in giro autobus euro 2 ed euro 3 che inquinano. E' un'eccellenza milanese, rimanga un'eccellenza milanese senza che Sala svenda pezzi di azienda e metta a rischio oltre 2mila posti di lavoro".
Il segretario federale della Lega Nord non ha voluto commentare il cambio ai vertici che ha portato alla sostituzione di Bruno Rota con Luca Bianchi ai vertici della controllata del Comune di Milano. "Se la cantano e se la suonano quelli del Pd e Sala in particolare. Quelli che andavano bene fino a ieri ora non vanno piu bene non vorremmo che ci fosse alla vista lo smantellamento la vebdirta di rami di azienda", si e' limitato a dire, non esprimendo un giudizio sui nuovi vertici che attende alla "prova dei fatti".
Il capo del Carroccio, infine, ha confermato il disco verde della Lega all'ipotesi di integrazione tra Atm e Trenord (societa' controllata per il 50 per cento dalla Regione Lombardia e per il restante 50 per cento da Ferrovie). "La posizione della Lega e' chiara: Trenord e' un'altra istituzione lombarda ed e' patrimonio dei lombardi, mentre, quando lo Stato mette piede a Milano, di solito lo fa per portare via non per portare qualcosa". "Quindi la posizione della Lega, dal Comune alla Regione, a livello nazionale - ha insistito - e' 'giu' le mani da Atm e dai lavoratori'".
Matteo Salvini ha detto la sua anche in merito all'ipotesi di dare la disponibilita' del Pirellone per ospitare la sede dell'Agenzia europea del farmaco, come garantito dal governatore lombardo, Roberto Maroni. "Noi non siamo una caserma come i 5 stelle, dove se tu non la pensi come Grillo vieni sbattuto fuori, ci sono sensibilita' diverse", ha affermato il segretario federale della Lega Nord, con riferimento alla contrarieta' espressa dal gruppo del Carroccio alla decisione di Maroni. "Poi, il mio dovere come segretario e' di portare avanti la voce unica sia sulle tematiche europee che su quelle cittadine", ha continuato, evocando indirettamente la 'spaccatura' in Consiglio regionale lombardo di martedi' sera, quando il governatore ha votato a favore della risoluzione europea mentre il gruppo della Lega e' uscito dall'aula. "Avere un'agenzia europea che riporti lavoro e investimento a Milano sarebbe eccezionale, c'e' un'area che aspetta solo di essere popolata, come quella del post Expo - ha sostenuto -: la riempiamo di contenuti e di posti di lavoro". Quindi e' contrario all'ipotesi Pirellone? "Ho detto che c'e' un'area da valorizzare dove io porterei investimenti, aziende, istituti di ricerca, sedi universitarie, che e' la sede del dopo Expo - ha risposto - e quindi non spezzettiamo in giro per la citta' quello che vorremmo concentrare in una delle aree piu' attrattive di Europa, l'area del dopo Expo puo' diventarlo in tempi rapidi".