Banda testamenti falsi: pm Milano indagano su 17 casi
La banda puntava ai beni intestati a persone morte in solitudine, senza avere così eredi che potessero reclamare l'eredità
Banda testamenti falsi: pm Milano indagano su 17 casi
Sono in tutto 17 i testamenti sequestrati dai pm di Milano su una presunta banda di truffatori che creava falsi testamenti, con l'intestazione di un notaio americano inesistente, e li utilizzava per accaparrarsi le eredita' di anziani morti soli. Le indagini, condotte dalla pm Maura Ripamonti, hanno portato nei giorni scorsi a sequestrati circa un milione di euro di beni e a fare approfondimenti su 17 testamenti sospetti. Secondo quanto ricostruito fino ad ora, ad architettare il raggiro c'era, fra gli altri, l'avvocato calabrese Giuseppe Marra.
Ad insospettire gli inquirenti era stato il caso di un 70enne milanese che nel 2018 era stato trovato morto in casa dopo 6 mesi; quando era stato il momento di stabilire l'eredita' la 'banda' era entrata in azione, fingendo di avere una procura da un presunto parente per riscuoterla. Nei casi individuati dagli inquirenti del dipartimento anti-frode (guidato dall'aggiunto Eugenio Fusco) la truffa avveniva nel momento in cui veniva nominato dal tribunale un curatore: a questo punto a presentarsi era proprio l'avvocato reggino, il quale mostrava una procura firmata da un fantomatico notaio di New York, con una sede legale in una palazzo e in una strada inesistenti. In questo modo i presunti truffatori erano riusciti ad incunearsi in casi simili in molte regioni d'Italia, in particolare Piemonte e Veneto, puntando sempre a persone morte in solitudine, senza avere eredi diretti che ne reclamassero i beni. Da quanto appreso, la Procura di Milano ha anche sequestrato un testamento a Locri, oggetto di una con contorni analoghi. La notizia e' stata riportata nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, e ad un caso collegato erano riferiti in passato alcuni casi riportati dalla stampa locale di Vicenza.
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