Milano
Bassetti, appello per Sala. Ultimi botti prima del voto. Il testo

di Paola Bacchiddu
Ancora un appello per Beppe Sala, a poche ore dal voto. Un appello pesante, quello che ha potuto visionare in anteprima Affaritaliani.it, perché i primi firmatari sono da una parte
Umberto Ambrosoli, presidente del comitato elettorale di Sala, e dall’altra Piero Bassetti, che si rivolgono ai milanesi, per chiedere loro di sostenere la candidatura dell’uomo Expo, il 6 e 7 febbraio.
Nel testo, titolato “La sfida per il futuro di Milano passa dalle primarie del 6-7 febbraio”, si legge:
“Care Cittadine e Cittadini milanesi, Milano ha vissuto in questi ultimi cinque anni una stagione di grande rilancio e apertura. Una stagione che, grazie alla amministrazione guidata da Giuliano Pisapia e alla grande opportunità di Expo, ha fatto fare un passo in avanti alla nostra città portandola alle soglie della vera sfida che l’attende nel futuro, quella di divenire una grande metropoli europea. E’ proprio la nascita della città metropolitana il vero terreno di prova dei prossimi anni di amministrazione: attraverso essa Milano può e deve assumere il ruolo di leadership nel panorama italiano, ma anche affermarsi da protagonista nella rete delle grandi metropoli del nostro continente”.
Per questo progetto, secondo Bassetti e Ambrosoli, l’unico interprete credibile e in grado di accogliere la sfida del futuro della città è Sala: “Per tutto questo occorre anche una personalità che abbia capacità di visione e lungimiranza, insieme a grandi competenze manageriali e concretezza nel realizzare progetti che richiedono ingenti risorse. Beppe Sala è la persona che ha queste caratteristiche necessarie per affrontare un progetto di così ampio respiro: conosce l’amministrazione milanese, ha cultura dei vincoli da rispettare con l’obiettivo di far funzionare le organizzazioni pubbliche, come ha ampiamente dimostrato con Expo, sa che la differenza tra chi chiacchiera o annuncia e chi porta a soluzioni sta nell’impegno a trovare le risorse per fare le cose nei tempi corrispondenti alle attese dei cittadini. Politicamente la sua figura aiuta poi ad allargare i margini di un centrosinistra che sta dando ottime prove di governo locale negli ultimi anni, a partire dal successo di Giuliano Pisapia nel 2011 (legalità, qualità, nuova classe dirigente, passione civile, apertura all’Italia e al mondo, pari opportunità, diritti di cittadinanza). E’ la persona giusta per rinsaldare con armonia quel legame tra società civile e partiti che a Milano, alle ultime elezioni regionali, ha dato alla coalizione di centrosinistra una grande soddisfazione: centomila voti di differenza con il centrodestra e, in aggiunta, un esito superiore al 13% alla lista civica formata da esponenti della società civile progressista. Le primarie sono un’occasione fondamentale per i cittadini milanesi -tuttiper scegliere da quale progetto vogliono essere rappresentati nei prossimi anni. E sono perciò aperte a tutti coloro che sentono l’importanza della posta in gioco e vogliono contare nel percorso di scelta. Ecco le ragioni del nostro invito – care elettrici e cari elettori – a prendere parte liberamente alle primarie aperte del 6 e 7 febbraio e a sostenere la candidatura”.
Primo firmatario dell’appello, dopo i promotori, è Giulio Zambeletti, che già aveva organizzato la cena al Marriott per Sala e che invita i 209 che avevano già partecipato agli eventi per l’ad di Expo a sottoscrivere con lui il testo.
LA NOTA UFFICIALE
La sfida per il futuro di Milano passa dalle primarie del 6-7 febbraio
Care Cittadine e Cittadini milanesi,
Milano ha vissuto in questi ultimi cinque anni una stagione di grande rilancio e apertura. Una stagione che, grazie alla amministrazione guidata da Giuliano Pisapia e alla grande opportunità di Expo, ha fatto fare un passo in avanti alla nostra città portandola alle soglie della vera sfida che l’attende nel futuro, quella di divenire una grande metropoli europea.
E’ proprio la nascita della città metropolitana il vero terreno di prova dei prossimi anni di amministrazione: attraverso essa Milano può e deve assumere il ruolo di leadership nel panorama italiano, ma anche affermarsi da protagonista nella rete delle grandi metropoli del nostro continente.
Questo potenziale espansivo di Milano - di una città che ha il coraggio di essere accogliente e inclusiva, che comprende che l’essere attrattiva è un valore che non può essere elaborato soltanto dai partiti e dalle istituzioni ma deve essere vissuto anche nell’ambito della società civile - ha bisogno di essere espresso con un progetto coraggioso e innovativo.
Occorre un’agenda politica lungimirante, che si ponga con concretezza, per i prossimi dieci anni di governo, obiettivi ambiziosi e all’altezza delle aspettative di una metropoli.
E’ necessario, ad esempio, un nuovo ciclo di sviluppo che crei attività e lavoro per i giovani, per i creativi, per gli innovatori e che rafforzi la posizione di Milano su tutte le reti internazionali: che non trascuri la sua tradizione di solidarietà: che sappia cogliere le sue grandi prospettive metropolitane senza dimenticare che oggi Milano ha una percentuale di vecchi, di persone sole, di poveri mai conosciuta in passato; che riconosca che non esiste un vero sviluppo se non si pone la conoscenza, in senso ampio dalla cultura alla scienza, al centro del progetto: mai come ora, ad esempio, è necessaria un’opera di raccordo e potenziamento tra tutti i nostri centri di ricerca.
E’ poi fondamentale salvaguardare e valorizzare il carattere di Milano città aperta ed accogliente, sia pure coordinata con una azione di rigore e di tutela dell’ordine cittadino, con un’opera decisa e concreta per il protagonismo delle grandi e generose energie delle periferie nel nuovo assetto della città metropolitana.
Per assicurare un tale risultato è necessario un forte legame tra l’Amministrazione e la società civile, con un coinvolgimento reciproco e costante.
Per tutto questo occorre anche una personalità che abbia capacità di visione e lungimiranza, insieme a grandi competenze manageriali e concretezza nel realizzare progetti che richiedono ingenti risorse.
Beppe Sala è la persona che ha queste caratteristiche necessarie per affrontare un progetto di così ampio respiro: conosce l’amministrazione milanese, ha cultura dei vincoli da rispettare con l’obiettivo di far funzionare le organizzazioni pubbliche, come ha ampiamente dimostrato con Expo, sa che la differenza tra chi chiacchiera o annuncia e chi porta a soluzioni sta nell’impegno a trovare le risorse per fare le cose nei tempi corrispondenti alle attese dei cittadini.
Politicamente la sua figura aiuta poi ad allargare i margini di un centrosinistra che sta dando ottime prove di governo locale negli ultimi anni, a partire dal successo di Giuliano Pisapia nel 2011 (legalità, qualità, nuova classe dirigente, passione civile, apertura all’Italia e al mondo, pari opportunità, diritti di cittadinanza).
E’ la persona giusta per rinsaldare con armonia quel legame tra società civile e partiti che a Milano, alle ultime elezioni regionali, ha dato alla coalizione di centrosinistra una grande soddisfazione: centomila voti di differenza con il centrodestra e, in aggiunta, un esito superiore al 13% alla lista civica formata da esponenti della società civile progressista.
Le primarie sono un’occasione fondamentale per i cittadini milanesi -tutti- per scegliere da quale progetto vogliono essere rappresentati nei prossimi anni.
E sono perciò aperte a tutti coloro che sentono l’importanza della posta in gioco e vogliono contare nel percorso di scelta.
Ecco le ragioni del nostro invito – care elettrici e cari elettori – a prendere parte liberamente alle primarie aperte del 6 e 7 febbraio e a sostenere la candidatura di Giuseppe Sala.