Milano
Caffè Ristorante Galleria: quando una bottega diventa storia

La Regione Lombardia ha deciso di assegnare altri 21 riconoscimenti alle botteghe storiche del territorio
La Regione Lombardia ha deciso di assegnare altri 21 riconoscimenti alle botteghe storiche del territorio. Una scelta che favorisce il radicamento del mondo del commercio e della ristorazione nella storia delle città lombarde ma allo stesso tempo riconosce a chi ha mantenuto viva la tradizione un attestato ed una notorietà che spesso fanno la differenza. L’unica attività di Milano città, entrata nel Registro regionale dei luoghi storici, in quest’ultimo gruppo dei 21, è il Caffè ristorante “Galleria”, che accoglie milanesi e turisti a pochi metri dall’Ottagono, nel “Salotto” della città. E tra le 21 botteghe selezionate dalla Regione è l’unica a fregiarsi del titolo di “Insegna storica e di tradizione”.
“Una bella soddisfazione”, dice Pier Galli, titolare con la famiglia del ristorante e portavoce dell’associazione “il Salotto”, che raggruppa i commercianti della Galleria. “Mi fa particolarmente piacere perché la Regione ha voluto riconoscere al nostro lavoro un carattere particolare. L’ospitalità infatti è una nota caratteristica di Milano e dei ristoratori di questa città, e dopo il grande evento di Expo del 2015 è diventata una nota d’orgoglio per noi. La mia soddisfazione è particolare perché, oltre alle centinaia di turisti che, ormai in tutte le stagioni, entrano da noi per uno spuntino o solo per un caffè, al Ristorante Galleria arrivano ogni settimana tanti milanesi che amano frequentare il loro shopping center preferito. Perché accanto alle grandi firme della moda in Galleria è rimasta l’aria della Milano che sa guardare dentro di sé. E quest’anima deve restare intatta”. Skira ha dedicato al Bar Ristorante Galleria una bella pubblicazione con una prefazione di Carlo Sangalli, gran cerimoniere dei commercianti di Milano e dell’Italia intera: “La ricetta di un successo”. Tra i clienti del Caffè ristorante “Galleria”, assieme a tante persone comuni, direttori d’orchestra della Scala come Daniel Barenboim e Daniele Gatti, cantanti lirici come Placido Domingo, Leo Nucci, Anna Netrebko e tanti altri. La Milano digitale, della moda e della innovazione ha bisogno di non smarrire la propria anima. E assieme ai suoi Navigli, ai grattacieli di porta Nuova e a City Life, alla Scala, Milano ha bisogno della Galleria, coi suoi bar, i ristoranti e le librerie.