Milano
Casa Museo Boschi Di Stefano: no all'alienazione, la proposta

La proposta al terzo piano della Casa Museo Boschi Di Stefano
Casa Museo Boschi Di Stefan: no all'alienazione, la proposta
Valorizzare il terzo piano della Casa Museo Boschi di Stefano e stralciarlo dal Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari. E' l'oggetto dell'ordine del giorno, proposto da Marzia Pontone, consigliere comunale di Alleanza Civica, che il consiglio comunale riunito in videoconferenza ha approvato questo pomeriggio."Come gruppo consiliare di Alleanza Civica – dichiara Laura Specchio, capogruppo di Alleanza Civica a Palazzo Marino - siamo soddisfatti dell’approvazione in Consiglio comunale del nostro ordine del giorno riguardante i due appartamenti posti sopra la Casa Museo Boschi Di Stefano con conseguente stralcio dal Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni immobiliari. Questo significa la piena restituzione alla disponibilità pubblica dei due appartamenti al terzo piano della palazzina". “E’ una decisione che consentirà di elaborare e definire nuovi progetti – sottolinea la promotrice dell'iniziativa consiliare Marzia Pontone – che sappiano valorizzare la Casa-Museo, ampliando l’offerta permanente e temporanea ma che al tempo stesso permettano di realizzare nuovi momenti di incontro con performance, eventi e dibattiti”. La Casa-Museo Boschi Di Stefano, in via Giorgio Jan n. 15, è stata donata al Comune di Milano nel 1974. Dal 2003 è aperta al pubblico con l’esposizione di circa trecento delle oltre duemila opere della collezione Boschi Di Stefano, testimonianza della storia dell’arte italiana del XX secolo – comprendente pitture, sculture e disegni – dal primo decennio del Novecento alla fine degli anni Sessanta.
"Abbiamo approvato in Consiglio Comunale un ODG della mia collega Marzia Pontone e che ho a mia volta firmato come presidente della Commissione Cultura: con questo documento abbiamo chiesto alla Giunta di valorizzare i due appartamenti, attualmente vuoti, al terzo piano della Casa Museo Boschi Di Stefano, con il conseguente stralcio dal Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni immobiliari in cui erano stati inseriti molti anni fa. L’obiettivo è quello di arrivare ad un progetto, proposto dalla Casa Museo stessa, che possa non solo contribuire a ridurre gli oneri a carico del Comune, magari con l’apertura di un bookshop o di una caffetteria, ma che continui nel contempo a promuovere l’utilizzo del terzo piano per finalità integrate alle attività della Casa Museo e, possibilmente, ad aumentarne gli spazi espositivi. In questo senso va ringraziato il Municipio 3 per l’enorme lavoro di questi anni messo in campo per animare e far vivere quegli spazi attraverso progetti sperimentali che hanno anche contributo a far conoscere e avvicinare alla Casa Museo moltissimi cittadini milanesi", ha scritto in merito Angelo Turco, consigliere comunale e presidente della commissione cultura.