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Caso Genovese: difesa chiede perizia in incidente probatorio su audio e video
Alberto Genovese

Caso Genovese: difesa chiede perizia in incidente probatorio su audio e video

La difesa di Alberto Genovese arrestato il 6 novembre scorso per violenza sessuale, sequestro, lesioni e droga, ha chiesto che venga effettuata una perizia in incidente probatorio sull'audio delle immagini registrate dal circuito della sua casa la notte in cui avrebbe stuprato per 20 ore una 18enne (il 10 ottobre scorso). Secondo gli avvocati che assistono l'ex imprenditore (Davide Ferrari e Luigi Isolabella) nelle immagini registrate dalle telecamere, non solo nella stanza padronale dove sono stati registrati i fatti, ma anche negli altri vanni del mega appartamento in zona Duomo, potrebbero esserci degli elementi utili e da verificare, sul fatto che la vittima abbia potuto prestare in qualche modo il consenso ad avere un rapporto sessuale col 43enne. Sulla richiesta depositata al gip entro due giorni la Procura puo' esprimersi con delle annotazioni; quindi la decisione sull'ammettere un perito passa al giudice. L'ex mago delle start up e' indagato anche per altri 6 episodi (tra presunte e tentate violenze sessuali) ai danni di ragazze che frequentavano l'entourage di 'Terrazza Sentimento'. L'indagine e' coordinata dall'Aggiunto Maria Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro.

La richiesta di perizia deve essere, una volta depositata, notificata anche alla parte offesa, che a sua volta puo' fare le sue osservazioni. Si tratta comunque di 'pareri' che non sono dirimenti per quello che dovra' poi decidere il gip, ossia se accettare o no le richieste degli avvocati. L'eventuale esperto dovra' ascoltare e trascrivere gli audio delle immagini registrate alla 'Terrazza sentimento' dalle 19 telecamere installate nel super attico. Video che l'ex imprenditore ha cercato di 'eliminare' prima di essere arrestato: ad un collaboratore infatti - come registrato nelle intercettazioni - aveva chiesto: "Pialla tutto", ossia "cancella" tutto cio' che era stato registrato la sera del 10 ottobre. Quella notte, in preda ad un mix di droghe, il 43enne di origini napoletane, ha violentato una 18enne per oltre 20 ore, dopo averla resa incosciente e costretta ad assumere cocaina e ketamina anche quando chiedeva di smettere. L'episodio e' stato cristallizzato proprio grazie a quei video, che ora la difesa di Genovese chiede di ri-analizzare. Quanto alle altre denunce presentate contro di lui, almeno una seconda violenza sessuale con contorni simili sarebbe stata commessa a Ibiza nell'estate precedente ai danni di un'altra giovanissima, mentre altri episodi invece sono stati denunciati a Milano da due giovani. Procura, con le pm Maria Letizia Mannella e Rosaria Stagnaro, e squadra Mobile, guidata da Marco Cali', in questi mesi hanno ascoltato circa 200 persone, tra testimoni e frequentatori dell'entourage del ricco startupper, che, dopo la vendita della sua 'creatura' Facile.it per 100 milioni, era diventato milionario. Sul fronte fiscale e patrimoniale, un'altra indagine parallela e' nelle mani del pm Paolo Filippini.

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