Milano
Cgil, ispettori da Roma per i conti del sindacato pensionati
"Lunga e calda s’annuncia l’estate della Cgil a Milano. Dopo aver «visitato» la Camera del Lavoro, gli ispettori da Roma sono tornati in città, questa volta per verificare la contabilità dello Spi, il sindacato pensionati. Perché? La versione ufficiale è contenuta in una nota diramata dalla segreteria nazionale dieci giorni fa, alla quale (interpellati) non aggiungono nulla: è routine, nessun evento straordinario. «Da sempre la Cgil tutela e vigila su trasparenza e corretta gestione amministrativa delle proprie strutture (...) grazie ad una attività ispettiva che si svolge regolarmente». L’appunto poi spiega che nel caso in cui vengano riscontrati errori «scatta la prescrizione a correggere»; se nel rapporto conclusivo si evidenziassero invece «comportamenti di carattere doloso, i responsabili incorrono senza eccezione alcuna nelle sanzioni disciplinari». È un testo anodino, ma proprio per questo appare severo o quanto meno poco empatico con i dirigenti milanesi. Con i quali non c’è mai stata sintonia". Inizia così l'articolo del Corriere della Sera che sulle pagine milanesi è dedicato agli "ispettori mandati dalla Camusso nella sede milanese per verificare i conti". E il Corriere scrive di "una «soffiata» con la denuncia di presunti ammanchi di cassa tanto alla Camera del Lavoro quanto allo Spi. Dicono che questi buchi siano stati giustificati con finanziamenti, si suppone non trasparenti, alle campagne elettorali dei dirigenti locali che hanno fatto (anche in questo caso secondo tradizione) il salto dal sindacato alla politica. E in questi anni sono stati tanti, da Antonio Panzeri, europarlamentare, a Giorgio Roilo, senatore, a Onorio Rosati, consigliere regionale. Tutto da dimostrare. Nell’attesa della relazione degli ispettori sale, però una temperatura da ebollizione, e aleggia un’aria da resa dei conti con possibili capitomboli e uscite di scena"