Condannato il "sosia" di Corona: l'enfant prodige di Fi deve risarcire - Affaritaliani.it

Milano

Condannato il "sosia" di Corona: l'enfant prodige di Fi deve risarcire

Giacomo Alfieri, consigliere azzurro a Cornate d'Adda, costretto a risarcire il proprio Comune per le troppe assenze in aula dovute a "feste e cene"

di Fabio Massa

Giacomo Alfieri un tempo era famoso. Giovanissimo, ma già famoso. 22 anni, sosia di Fabrizio Corona, partecipava (pare) alle feste di Lele Mora. Alfieri faceva il consigliere comunale, primo degli eletti, a Cornate d'Adda, un paesino della Brianza, nella quale era già stato definito (un po' frettolosamente, forse), l'enfant prodige azzurro. Così, a settembre 2016, a Cornate, il sindaco si arrabbia di brutto, e sbotta: "Troppe assenze in aula per andare a feste e cene anche con Lele Mora". Il sindaco non è un pericoloso comunista, ma un forzista, proprio come Alfieri. Che però si giustifica: "Ero depresso, ho presentato il certificato medico". Così, il primo cittadino in questa particolare vicenda, si trova a far votare in consiglio comunale la decadenza di Alfieri, che passa con una maggioranza schiacciante. La storia ovviamente non finisce qui. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Alfieri ha fatto ricorso al Tar, per ottenere l'annullamento della decadenza. E il Tar si è pronunciato in modo decisamente netto: "Condanna il ricorrente alla rifusione in favore del Comune di Cornate d’Adda delle spese del giudizio, liquidate complessivamente in € 3.500,00 (tremilacinquecento/00), oltre accessori come per legge". Non c'è che dire, quella cena elegante gli è davvero costata tanto.

@FabioAMassa
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