Milano
Corona, il pg: "Stop ai domiciliari, fa di tutto tranne che curarsi"

Il pg di Milano chiede la revoca dei domiciliari per Fabrizio Corona: "Utilizza le libertà concesse in modo strumentale", e fa tutto tranne che curarsi
Corona, il pg: "Stop ai domiciliari, fa di tutto tranne che curarsi"
Utilizza gli spazi liberta' che gli sono concessi in modo strumentale", e, di fatto, fa tutto tranne che curarsi. Queste le motivazioni con cui il pg di Milano, Antonio La Manna, oggi ha chiesto la revoca dei domiciliari per Fabrizio Corona, il fotografo dei vip che ha ancora da scontare un cumulo di pene che terminera' il 17 settembre 2024.
Ai domiciliari da dicembre 2019 per curare il suo "disturbo narcisistico della personalita'", Corona ha ricevuto diverse diffide dal tribunale di Sorveglianza, due delle quali a ottobre e novembre scorsi, che gli inibivano l'uso dei social, e le partecipazioni a programmi come quello di Massimo Giletti. Inibizioni aggirate in modo "strumentale", secondo il pg che nella sua relazione ai giudici di sorveglianza, in un'udienza di circa tre ore, ha richiamato al "rispetto delle prescrizioni, come prima forma per dimostrare l'adesione al programma terapeutico". Nel suo discorso il procuratore ha anche citato una sentenza della Corte Costituzionale in cui si sottolinea come i "domiciliari per motivi di salute non sono un ritorno a casa ne' alla piena liberta'", bensi' un regime in cui "permangono severe limitazioni alla liberta' personale e non viene meno l'esigenza di effettivita' dell'espiazione della pena".
Il braccio di ferro con il Tribunale di Sorveglianza e' poi ricominciato il 22 febbraio 2018, per terminare nel giugno dello stesso anno. Un'ulteriore proposta di revoca del regime carcerario e' stata presentata il 26 novembre 2018, rigettata dai giudici, che pero' nel 2019 lo hanno di nuovo affidato ai servizi sociali; periodo di prova che era stato revocato il 19 aprile dello stesso anno. Nel novembre 2019 era stato deciso che al suo fine pena dovevano aggiungersi 9 mesi dovuti proprio al mancato rispetto delle prescrizioni. Infine, il 5 dicembre 2019, il giudice di Sorveglianza, Simone Luerti, gli aveva concesso il differimento della pena e la detenzione domiciliare per motivi psichiatrici, con la prescrizione di recarsi in un istituto di cura. Poco dopo i guai giudiziari per Corona sono continuati con una denuncia da parte della ex moglie Nina Moric, per minacce e diffamazione (dopo una partecipazione ad un programma televisivo), cui e' seguita una querela della legale della showgirl e anche del giornalista Gabriele Parpiglia. Gia' in questa occasione era stata sollevata dal giudice affidatario la questione dell'uso dei mezzi informatici, ossia dei social, su cui - nonostante i domiciliari - Corona continuava a mostrare gran parte della sua vita. Si arriva, dunque, alle ultime due diffide del Tribunale di Sorveglianza, che riguardano proprio l'inibizione all'uso dei social e alle comparsate in radio e tv: la prima e' del 27 ottobre, la seconda del 23 novembre. Periodo in cui Corona ha partecipato come opinionista a 'Non e' l'arena', programma di Massimo Giletti. La "mancata attenzione" alle prescrizioni, e la "opacita' delle comunicazioni del difensore" hanno portato la giudice di Sorveglianza, Marina Corti, a proporre lei stessa, due mesi fa, la revoca dei domiciliari. Oggi dunque l'udienza per discutere dei fatti. Entro la settimana e' prevista una pronuncia del collegio di Sorveglianza.