Coronavirus, 241 morti in Lombardia nelle ultime 24 ore - Affaritaliani.it

Milano

Coronavirus, 241 morti in Lombardia nelle ultime 24 ore

Coronavirus, il bollettino lombardo al 14 aprile: si svuotano le corse degli ospedali: 49 ricoveri e 743 dimissioni. Via ai test sierologici

Coronavirus, 241 morti in Lombardia nelle ultime 24 ore

In Lombardia i morti a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 241, raggiungendo il totale di 11.142. Lo ha affermato l'assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, in una diretta Facebook. Ieri c'erano stati 280 morti.

In Lombardia i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 1.012, raggiungendo il totale di 61.326. Ieri le persone positive erano aumentate di 1.262 unita' rispetto al giorno precedente.

In Lombardia nelle ultime 24 ore sono stati ricoverati solamente 49 persone risultate positive al coronavirus. Il totale degli ospedalizzati in Lombardia dall'inizio dell'emergenza e' pari a 12.077 pazienti, di cui 1.122 in terapia intensiva, ovvero 21 in meno rispetto a ieri. I dimessi nelle ultime 24 ore sono stati 743 per un totale di 36.985 dimissioni dall'inizio dell'emergenza, di cui 17.821 con un passaggio in ospedale (+343 nelle ultime 24 ore).

Astuti "Ancora critico il rapporto tra casi positivi e casi effettivi"

SCARICA QUI TUTTI I DATI Questa l'analisi dei dati odierni da parte di Samuele Astuti, professore presso l'università Carlo Cattaneo e Consigliere Regionale Lombardia del PD: " Come negli ultimi giorni, l’aspetto critico dei dati odierni è rappresentato dal fatto che il numero di tamponi è molto basso (come sempre a valle del week-end). Questo dato rende ancor più critico il fatto che il rapporto tra casi positivi e casi effettivi sia rimasto al 25%. Per quanto riguarda il numero dei tamponi effettuati, l’aumento della capacità produttiva, tanto sbandierato dalla giunta regionale lombarda nei giorni scorsi, sembra essere poco efficace durante la settimana e decisamente insufficiente nel week-end (oggi infatti sono pubblicati gli esiti dei tamponi effettuati prevalentemente tra sabato, domenica e lunedì).

L’andamento pressoché costante del numero di casi positivi negli ultimi giorni indica il passaggio a una fase di crescita costante (il cosiddetto plateau). Ci vorrà ancora tempo prima di vedere un’effettiva diminuzione. La battaglia non è ancora vinta. La messa in opera di una raccolta dei dati epidemiologici precisa e continua è necessaria premessa alla fase di ripresa delle attività (la cosiddetta fase due). È urgente definire al più presto il sistema di mappatura del contagio (anche tramite test sierologici) in funzione della strategia di riapertura che non dovrà essere rimandata più di quanto strettamente necessario. Le persone, le aziende e le organizzazioni lombarde devono essere in grado di interagire con i loro partner principali in maniera semplice, efficace ed efficiente, per questo è necessario che  le modalità operative messe in atto in Lombardia siano compatibili e omogenee con quello che avverrà nelle altre regioni italiane e nelle altre nazioni europee".

Gallera: "Bene iniziare a parlare di riapertura"

Secondo l'assessore Gallera ormai "la situazione ha trovato stabilita'", per cui "e' bene che si parli del domani e di come progettare la riapertura, la ripresa". "Milano e' una citta' densamente popolata, con persone che vivono una vicina all'altra. Poteva avere un focolaio come a Bergamo o a Brescia. Avendo una popolazione tripla dell'insieme di tutte le province rischiava di avere un'ondata che avrebbe travolto la nostra citta' il sistema sanitario: questo non e' successo".

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A Milano e provincia i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 189, raggiungendo un totale di 14.350. Ieri le persone positive erano aumentate di 481 unita' rispetto al giorno precedente. A Milano citta' i nuovi casi sono stati 57 mentre ieri, sempre sul giorno precedente, i contagi erano aumentati di +296 unita'. Il numero di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati pari a 3.778 raggiungendo il totale di 214.870 dall'inizio dell'emergenza.

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Via a test sierologici, insediata la commissione sulle Rsa

Per primi in Italia inizieremo i test sierologici con prelievo ematico. Stiamo facendo il massimo che il mercato ci consente con i tamponi, nonostante ci sia un problema oggettivo con i reagenti. Abbiamo coinvolti tutti i laboratori per processare i tamponi che facciamo". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa trasmessa sulla pagina Facebook di LombardiaNotizieOnline per fare il punto sull'emergenza coronavirus.

"Il test sierologico - ha spiegato Gallera - e' molto piu' veloce ed affidabile, consente di verificare se gli anticorpi sono immunizzanti e cioe' se hanno sterilizzato il virus cosi' da poter riprendere una vita sociale senza correre il rischio di infettare qualcuno. A regime, pensiamo di riuscire a farne fino a 20.000 al giorno". "Iniziamo il 21 aprile - ha aggiunto l'assessore - partendo da coloro che devono rientrare a lavorare: gli operatori sanitari e i cittadini dopo le loro quarantene. lavoreremo su tutto il territorio. Stiamo facendo il massimo degli sforzi, il nostro test elaborato a Pavia sara' disponibile un minuto dopo che avra' ottenuto tutte le certificazioni".

L'assessore ha anche fatto sapere che oggi si e' insediata la commissione sulle Rsa: "vogliamo ci sia quadro indipendente e autorevole che si basa su dati scientifici e che possa raccontare cosa e' realmente successo in questi mesi e se ci sono stati errori, qualche ammanco da parte dei gestori e quindi come rimediare. E indipendente e restituira' in maniera trasparente i risultati il prima possibile". "Tutti gli sforzi - ha concluso - hanno portato a risultati positivi, gli ospedali ci dicono che persone che si presentano al PS con sintomi normali e piu' alto dei pazienti con patologie Covid. Abbassare la guardia potrebbe essere pericoloso. Dovremo convivere con questo virus tenendo conto che la quotidianita' sara' diversa".








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