Coronavirus: addio all'architetto Vittorio Gregotti - Affaritaliani.it

Milano

Coronavirus: addio all'architetto Vittorio Gregotti

Morto a 92 anni Vittorio Gregotti: suoi i progetti dell'Arcimboldi, della Bicocca, il quartier generale Pirelli

Coronavirus: addio all'architetto Vittorio Gregotti

E' morto ieri a Milano all'eta' di 92 anni Vittorio Gregotti, grande architetto italiano; era ricoverato in ospedale con una grave polmonite. Su Facebook il ricordo dell'archistar Stefano Boeri: "Se ne va, in queste ore cupe, un Maestro dell'architettura internazionale; un saggista, critico, docente, editorialista, polemista, uomo delle istituzioni, che, restando sempre e prima di tutto un architetto, ha fatto la storia della nostra cultura. Concependo l'architettura come una prospettiva: sull'intero mondo e sull'intera vita. Che grande tristezza".

"Con Vittorio Gregotti scompare uno dei grandi protagonisti dell'architettura del Novecento, che ha contribuito a cambiare anche il volto di Milano, proiettandola in una dimensione internazionale. A lui si deve, tra l'altro, la progettazione e la riqualificazione dell'area Bicocca e dell'Headquarters Pirelli, uno dei migliori esempi di riconversione industriale. Il mio pensiero piu' affettuoso va alla sua famiglia". Cosi' Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo e ceo, ricorda Vittorio Gregotti.

Fontana: "Gli intitoleremo un edificio di sua progettazione"

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore Stefano Bruno Galli, a nome di tutta la Giunta esprimono "profondo cordoglio" per la scomparsa di Gregotti, "illustre architetto e urbanista che ha disegnato e realizzato capolavori in ogni angolo del mondo, riservando alcune delle sue opere piu' note proprio alla nostra Lombardia, come il teatro degli Arcimboldi o il nuovo edificio universitario della Bicocca, nella sua Milano, o all'ampliamento del museo d'arte moderna e contemporanea all'Accademia Carrara di Bergamo". "Nel mondo lo ricordano tutti - aggiungono Fontana e l'assessore - per capolavori come il centro culturale Belem di Lisbona o il quartiere Pujiang a Shangai o ancora gli stadi di Barcellona e di Genova. Gregotti era un artista che sapeva coniugare la bellezza e il futuro alla concretezza e alla fruibilita' nel presente, un architetto che disegnava opere per le citta' e per la gente, per viverle quotidianamente. Ineguagliato rimane il suo testo 'Il territorio dell'architettura'". "Lo ricorderemo come merita - concludono Fontana e Galli - e proporremo che gli sia intitolato al piu' presto un edificio che aveva progettato. Ci impegniamo anche a far realizzare una mostra che ricordi le sue opere in tutto il mondo, perche' i giovani possano studiarlo e conoscerlo ancora meglio".

Sala: "Milano gli deve moltissimo"

"Con profonda tristezza salutiamo Vittorio Gregotti, uno dei nostri più grandi architetti e ambasciatori nel mondo. Milano gli deve moltissimo, dalla prima sala realizzata alla Triennale nel 1951 fino al quartiere Bicocca da lui interamente riprogettato. Grazie di tutto". Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, L'assessore all'Urbanistica, Pierfrancesco Maran, ha prefigurato l'intestazione di un edificio alla Bicocca.








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