Coronavirus: "Tu ci chiudi, tu ci paghi", la protesta davanti al Duomo
Protesta pacifica di daristi, ristoratori, commercianti, partite iva, fieristi, venditori ambulanti, contro le chiusure imposte dall'ultimo Dpcm
Coronavirus: "Chiudere i locali non serve", la protesta davanti al Duomo
Circa un centinaio di persone tra ristoratori e appartenenti alle categorie più colpite dall'ultimo decreto per il contrasto alla diffusione del coronavirus, si sono date appuntamento questa sera a Milano, in piazza Duomo, per manifestare il proprio malcontento. Mascherina d'ordinanza sul volto, i manifestanti hanno esibito diversi cartelli sui quali si legge, tra l'altro, 'Chiudendo i locali il virus non diminuirà' e 'Non ci fidiamo delle promesse del governo'.
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Baristi, ristoratori, commercianti, partite iva, fieristi, e venditori ambulanti hanno protestato contro le disposizioni anti-covid, che a loro detta priviliegiano alcuni settori, affossandone altri. "Abbiamo la grande distribuzione che vende di tutto- afferma il presidente di Euroimprese Nicola Zarrella- e abbiamo gli ambulanti che lavorano solo con gli alimentari. Questa e' una cosa inconcepibile. Ci sono migliaia di operatori fermi al palo". Tra i cartelli esposti dai manifestanti troneggia lo slogan: 'tu ci chiudi, tu ci paghi'. "Non stiamo negando il virus- sostiene una manifestante- chiediamo semplicemente di poter lavorare come facciamo da 30 anni". "Alcuni di noi - racconta un ristoratore - sono chiusi anche da 9 mesi e in piu' non hanno abbassato le tasse e non hanno levato le utenze. Hanno chiuso i locali alle 18 pensando di risolvere il problema contagi: 18 giorni fa c'erano 100 morti e adesso ce ne sono 700".
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