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Coronavirus, duecento detenuti a Bollate pronti allo sciopero della fame

Coronavirus, duecento detenuti a Bollate pronti allo sciopero della fame

Coronavirus, duecento detenuti del carcere di Bollate ammessi al lavoro esterno potrebbero iniziare uno sciopero della fame, dopo il blocco dei permessi dovuti all'emergenza. La protesta dovrebbe iniziare domani, come spiegato da Francesco Maisto, garante dei diritti delle persone private della liberta' personale del Comune di Milano, intervenuto in video conferenza alla commissione consiliare Carceri dedicata alle rivolte e all'emergenza sanitaria. "Siamo in una situazione in cui e' improbabile che ci siano altre rivolte, ma io temo forme di protesta autolesive. Ad esempio, ho avuto la notizia che duecento detenuti a Bollate sono in una situazione in cui potrebbero iniziare uno sciopero della fame a partire dal 24 marzo", ha spiegato Maisto. Si tratta - ha aggiunto il garante di "duecento detenuti che sono ammessi al lavoro esterno ex articolo 21", che "dopo un lungo percorso fino a prima dell'epidemia ogni giorno andavano a lavorare. Da loro mi e' un giunto un appello: attraverso alcuni meccanismi, se i magistrati di sorveglianza emettessero in tempo i provvedimenti, potrebbero uscire a svolgere delle attivita' oppure lavorare da remoto nelle proprie case".

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