Coronavirus: Gallera, pazienti covid mandati in Rsa per salvare vite - Affaritaliani.it

Milano

Coronavirus: Gallera, pazienti covid mandati in Rsa per salvare vite

L'assessore al Welfare ha voluto chiarire che le disposizioni di Regione Lombardia su pazienti covid nelle RSA erano chiare in fatto di tutele da prendere

Coronavirus: Gallera, pazienti covid mandati in Rsa per salvare vite

"Oggi il presidente ha firmato il decreto di nomina della commissione sulle Rsa", ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, nel corso di una conferenza stampa sulle misure messe in campo dalla Regione per le Rsa durante l'emergenza coronavirus. Alla presidenza ci sara' "Mauro Agnello, gia' direttore dell'Agenzia dei controlli sul sistema socio-sanitario lombardo", ha aggiunto Gallera.  Gli altri componenti sono il professor Furio Zucco, specializzato in anestesiologia, rianimazione e riabilitazione, Roberto Bernabei, professore ordinario di medicina interna dell'universita' Cattolica di Milano, il professor Giuliano Rizzardini, direttore responsabile del reparto malattie infettive dell'Ospedale sacco di Milano, il dottor Roberto Blacco, dirigente dell'osservatorio statistico regionale, il professor Matteo cesari, professore Ordinario all'universita' di Milano e presidente della scuola di specializzazione in geriatria, il professor Pierachille Santus, direttore responsabile della Pneumologia dell'Ospedale Sacco, la dottoressa Luciana Bevilacqua esperta di risk management, la dottoressa Maria Cristina Opezzo, medico legale, e il professor Carlo Signorelli dell'ospedale San Raffaele direttore della scuola di specializzazione in igiene. "L'obiettivo di questa commissione - ha chiarito Gallera - e' la valutazione della mortalita' riconducibile al coronavirus all'interno delle rsa e delle sue variabilita'; il confronto tra il periodo 2019 e il 2020 della mortalita' interna alle rsa e quella della popolazione anziana; approfondimenti relativi alle procedure messe in atto nelle rsa con eccessi di mortalita' rispetto a quelle in cui la mortalita' e' riconducibile a covid e' stata minima o assente; la valutazione delle strategie di protezione degli operatori messe in atto; la valutazione delle strategie di isolamento dei pazienti messe in atto; la valutazione delle strategie di sorveglianza messe in atto; la valutazione dell'assistenza complessiva prestata ai pazienti covid o sospetti covid". 

"Il trasferimento di persone" positive al coronavirus "dagli ospedali" a strutture come le Rsa, "era necessario per ricoverare altre persone e salvare vite. Gli ospedali non avevano piu' posti, i pronto soccorso erano ormai reparti dove le persone erano ricoverate dappertutto", ha spiegato l'assessore. "Non c'e' stata nessuna contaminazione da parte di nessuno di quei pazienti" covid arrivati nelle Rsa lombarde, pazienti "che sono stati gestiti in maniera separata da tutti" gli altri, ha dichiarato l'assessore lombardo al Welfare. La presa in carico di pazienti positivi al coronavirus, ha aggiunto Gallera, "lo si e' fatto nelle Rsa che avevano condizioni particolari, padiglioni e aree indipendenti, personale dedicato" solo ai positivi al coronavirus.

"Le prime indicazioni alle Rsa sono state fornite il 23 febbraio, due giorni dopo il primo caso di Codogno, altre linee guida arrivano l'8 marzo, un provvedimento più organico è del 30 marzo" e fornisce, secondo quanto spiega l'assessore lombardo tutte le indicazioni sulle modalità di gestione dei pazienti Covid: vanno ospitati in un'ala separata, assistiti da personale che poi non dovrà avere contatti con gli altri ospiti della struttura. Non solo: "Forniamo indicazioni sui dispositivi di protezione individuali che il personale e gli addetti alle pulizie devono indossare, vietiamo le visite dei parenti: io ricevo le telefonate arrabbiate di chi non può vedere un genitore", sottolinea Gallera. "Poi l'onda è arrivata", spiega l'assessore. I morti nelle strutture per anziani è maggiore di quello registrato nel resto d'Italia, ma è l'intera regione a registrare un numero di vittime che non è paragonabile al resto del Paese.

Da Regione Lombardia nessuno ha detto agli operatori sanitari delle Rsa di non usare le mascherine, ha specificato l'assessore al Welfare, rispondendo a chi gli chiedeva se dai vertici sanitari della Regione fossero state emanate direttive per non far indossare i dispositivi di protezione individuali portati da casa dagli operatori delle rsa perche' avrebbero potuto spaventare gli ospiti delle strutture. "Da Regione Lombardia sicuramente no, da noi sono arrivate delle linee guida molto chiare". Aggiungedo che nella "delibera c'e' scritto addirittura che tipo di mascherine devono indossare gli addetti alle pulizie e i visitatori".








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