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Milano
Coronavirus, Gori: "A Bergamo va meglio ma non siamo fuori dall'emergenza"
(fonte Lapresse)

Coronavirus, Gori: "A Bergamo va meglio ma non siamo fuori dall'emergenza"

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, in collegamento a Che tempo che fa su Rai 2, ha dichiarato che a Bergamo "le cose vanno un po' meglio, soprattutto negli ospedali, dove c'è minor pressione sulle terapie intensive e nei pronto soccorso da circa una settimana, ma non siamo fuori dall'emergenza, sono tante le persone ammalate nelle loro abitazioni", persone a cui spesso non vengono fatti i tamponi. Gori ha ricordando che secondo uno studio sulla provincia di Bergamo il numero dei decessi ufficiali di Covid19, 2.060 nel mese di marzo, è la metà di quelli reali, circa 4.800.

"Il numero di tamponi in Lombardia e' aumentato da questa settimana, circa 9mila - ha aggiunto Gori - ma in questo numero ci sono anche quelli di uscita per i guariti, e sono due ciascuno. Cosi' un terzo dei tamponi viene fatto per verificare nuovi contagi e due terzi per accertare la guarigione". "Un numero bassissimo - ha commentato Roberto Burioni, ospite in studio - dobbiamo essere sicuri che siano guariti davvero, non possiamo far uscire chi non e' sicuro sia guarito". Sappiamo, ha aggiunto, che la positivita' dura anche un mese. 

"Penso - ha proseguito Gori rispondendo alla domanda sulle possibili cause dell' elevatissimo numero di decessi nelle residenze per anziani - che quello che è successo nelle Rsa sia successo prima: nelle rsa è stato consentito a famigliari e parenti di andare a visitare i propri cari fino a marzo avanzato. Quando i gestori della provincia di Bergamo hanno scritto chiedendo di poter chiudere l'accesso è stato detto di 'no' perché questa era la disposizione della Regione Lombardia". "Quella - ha aggiunto - è stata una fonte di contagio, così come i medici e gli infermieri che hanno continuato a occuparsi di questi pazienti anziani senza le protezione". La stima dei sindacati, ha sottolineato Gori, è che i decessi per covid nelle rsa della provincia di Bergamo siano stati 1.100, il 25% degli ospiti totali.

Il sindaco di Bergamo e' anche tornato a parlare del numero dei morti nella provincia di Bergamo, che sostiene sia di gran lunga superiore a quello dichiarato. "In provincia - ha spiegato - abbiamo fatto uno studio approfondito su oltre 100 comuni e abbiamo numeri molto diversi. Sul mese di marzo i morti accertati ufficialmente era 2060. Dalle anagrafi dei comuni della provincia di Bergamo risultano 4800, due volte e mezzo i piu'. Da li' si po' dedurre una cifra approssimativa per il numero dei contagi. Con un indice di mortalita' intorno all'1,5%, a fine marzo sarebbe al di sopra dei 300 mila, con un indice di mortalita' dell'1 per cento, arriviamo addirittura a 450mila, parliamo quasi del 50% della popolazione della provincia", ha concluso.

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