Milano
Coronavirus, il "muro del Lodigiano" non è ancora caduto

Coronavirus, amministratori e abitanti dell'originaria zona rossa nel Lodigiano attendono indicazioni su cosa possono o non possono fare
Coronavirus, il "muro del Lodigiano" non è ancora caduto
"Vogliamo dal governo informazioni chiare e interpretazioni autentiche del decreto firmato questa notte per informare i nostri cittadini in modo celere e puntuale. Le nostre comunita' hanno dimostrato rispetto delle prescrizioni, pazienza e pacatezza e oggi pretendono semplicemente chiarezza. Domani chi va a lavorare e chi riapre le attivita' deve sapere cosa puo' o non puo' fare e gli operatori sanitari devono avere a disposizione norme chiare". Cosi' i sindaci dei comuni piu' estesi e maggiormente abitati dell'area rossa lodigiana Francesco Passerini di Codogno ed Elia Delmiglio di Casalpusterlengo. Era attesa per il pomeriggio di ieri la "caduta del muro" nel Lodigiano, nella convinzione che l'allargamento della zona rossa a tutta la Lombardia avrebbe fatto venir meno la ragion d'essere di una zona rossa specifica per questi comuni già in quarantena da due settimane. E diverse auto si erano infatti messe in fila ai posti di blocco per poter uscire finalmente dall'area. Ed invece, ancora sino alla sera di ieri la Prefettura di Lodi non aveva dato indicazioni specifiche.
Il medico del Sacco: "Riaprire sarebbe una grandissima sciocchezza"
Su questo ha espresso una chiara opinione a RaiNews24 Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano: "Ho sentito parlare di riapertura dell'area di Codogno. O mi sfugge qualcosa, o secondo me riaprire in questo momento è una grandissima sciocchezza". Le nuove misure volute dal Governo per Galli "non sono destinate a rimanere per poco tempo", e potrebbero essere inasprite. "Stimo molto il professor Galli e se ha fatto questo ragionamento la cosa mi preoccupa. Spero che in questo caso le precauzioni assunte da virologi di Roma non siano sbagliate", ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, su Radio 1.