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Coronavirus: inchiesta a Milano su mascherine e guanti non dati ai rider

Coronavirus: inchiesta a Milano su mascherine e guanti non dati ai rider

La Procura di Milano indaga su possibili negligenze da parte delle societa' di consegna di alimenti nella protezione dei rider durante le prime fasi dell'emergenza coronavirus. Lo riferiscono fonti giudiziarie. In particolare, da una relazione dei carabinieri emerge che non sarebbe stata fornita un'adeguata quantita' di mascherine ai lavoratori, sottovalutando i rischi connessi al Covid_19. L'inchiesta e' coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, capo del pool' salute, ambiente e lavoro'. 

Un'indagine su presunte irregolarita' nella gestione dei rider era stata avviata nell'autunno scorso dallo stesso dipartimento della Procura. Gli accertamenti in questi mesi hanno riguardato eventuali violazioni delle norme igienico-sanitarie e possibili casi di sfruttamento, come il capolarato. L'11 marzo scorso, in piena emergenza coronavirus, i lavoratori sulle due ruote avevano denunciato in una nota di lavorare "senza dispositivi di sicurezza". A meta' aprile, il Comune di Milano aveva distribuito i primi kit di protezione con mascherine e guanti. 

Glovo: abbiamo distribuito 40 mila mascherine e guanti a rider

Glovo ha distribuito ai suoi rider nei punti nevralgici della città di Milano "oltre 40mila mascherine e guanti in lattice, distribuzione peraltro che prosegue". Lo precisa la piattaforma delle consegne a domicilio a proposito della Relazione del Nucleo ispettorato lavoro dei carabinieri di Milano per il pool 'ambiente, salute, lavoro' della Procura di Milano, che ha rilevato "carenze" sui rischi legati ai rider. "Questo - dice Glovo - ci ha permesso di fornire i dispositivi in modo rapido e capillare a chi effettivamente ne era sprovvisto, evitando le lungaggini tipiche delle spedizioni dei kit presso i domicili dei rider". Glovo, ad ogni modo, osserva: "Come tante aziende, abbiamo dovuto scontare tempi di attesa più lunghi di quelli previsti, a causa delle difficoltà di rifornimento di questo tipo di materiale. Un aspetto che abbiamo fatto presente tempestivamente sia alle Istituzioni locali, sia a quelle centrali". Nell'adeguamento del 'Documento valutazione rischi' al nuovo rischio biologico "non sono stati inclusi i rider, poiché la normativa in merito non prevede tale obbligo per i lavoratori occasionali e/o autonomi", afferma la stessa nota, precisando ancora che "dall'inizio dell'emergenza Glovo si è attivata per informare tempestivamente i corrieri sui comportamenti da adottare nel pieno rispetto delle disposizioni emanate dalle autorità". 

Deliveroo: rider tutelati oltre obblighi di legge

"Deliveroo ha intrapreso numerose e importanti iniziative a sostegno dei rider e ogni notizia che riporti il contrario e' priva di fondamento. La societa' e' andata ben oltre quello che e' richiesto dalla legge per proteggere i rider durante questa crisi e di questo siamo orgogliosi. Siamo sempre stati aperti e trasparenti con le Autorita' riguardo le iniziative che stiamo portando avanti a sostegno dei rider, e continueremo a farlo". Lo afferma in una nota Deliveroo in merito alle notizie sulla relazione del Nucleo ispettorato lavoro dei Carabinieri di Milano per il pool "ambiente, salute e lavoro" della Procura di Milano. Inoltre, precisa la societa', "tutti i rider che collaborano con Deliveroo hanno accesso gratuitamente ad un'assicurazione che li copre in caso di contagio da Covid"

 

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