Milano
Coronavirus, la "guerra" tra i virologi Gismondo e Burioni

Coronavirus, il primario del Sacco: "Appena peggio di una influenza". L'immunologo social: "No, tasso di mortalità pari alla Spagnola"
Coronavirus, la "guerra" tra i virologi Gismondo e Burioni
"Ribadisco. Si e' scambiata un'infezione appena piu' seria di un'influenza per una pandemia letale. Lo dico sulla base dei miei controlli fatti sulle pagine ufficiali dell'Oms e dell'Istituto superiore di Sanita'". In un'intervista a la Repubblica Maria Rita Gismondo, che dirige il reparto di Microbiologia, virologia e diagnostica bioemergenze del Sacco di Milano, non torna su quanto esternato a caldo. E nonostante il gran lavoro e' piu' che mai lucida e dice: "Non credo di aver fatto alcun errore di trascrizione dei dati". La sua affermazione a proposito del fatto che "si e' scambiata un'infezione appena piu' seria di un'influenza per una pandemia letale" ha suscitato le critiche di un'autorita' come il medico Roberto Burioni, che l'ha definita "la Signora del Sacco". Burioni è impegnato da giorni a mettere in guardia sul virus, il cui tasso di mortalità, ha affermato, è pari a quello della Spagnola che ha mietuto milioni di vittime.
Ribatte Gismondo: "Burioni mi fa un grande onore, perche' Luigi Sacco e' stato un grande immunologo ed al Sacco lavorano grandi professionisti" ma se "desidera criticare le mie dichiarazioni, sono felice che lo faccia direttamente, con dati alla mano". Il laboratorio che Maria Rita Gismondo dirige al reparto di diagnostica dell'ospedale Sacco di Milano fa dire alla ricercatrice: "Succede che noi stiamo facendo uno screening a tappeto" ed e' pertanto "logico percio' che andiamo a intercettare numerose positivita', ma la maggior parte di queste persone ha banali sintomi influenzali".
E a questo proposito fa un esempio concreto: "L'italiano ricoverato alla Cecchignola, positivo al Covid-19, ha avuto una congiuntivite, e per il resto stava bene. Come la gran parte delle persone che abbiamo testato qui e trovato positive, ma che stavano bene o avevano i sintomi di una normale influenza" spiega la dottoressa Gismondo.
E quanto ai tre decessi precisa: "Si tratta di persone anziane, l'ultimo decesso, una paziente oncologica. Il penultimo, una signora anziana e malata. Stiamo parlando di pazienti gravemente defedati, cioe' immunodepressi. Purtroppo, data la loro situazione, sarebbero morte anche per una influenza", conclude. E nel merito delle parole espresse dalla virologa Ilaria Capua che ha detto l'Italia sta vivendo una situazione piu' critica perche' sta cercando i casi piu' attivamente di altri, definendo il coronavirus "sindrome simil-influenzale", Gismondo commenta cosi': "Sono contenta che la dottoressa Capua, collega che stimo e di grande rilievo scientifico, la pensi come me", perche' - aggiunge - "negli altri Stati europei vengono fatti i test solo alle persone con gravi insufficienze respiratorie" mentre "gli altri, con sintomi simil influenzali, non vengono testati, e quindi sfuggono alla registrazione come positivi" conclude.