Corteo No Green pass a Milano: 115 identificati, dieci denunce. FOTO - Affaritaliani.it

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Corteo No Green pass a Milano: 115 identificati, dieci denunce. FOTO

Nuovo fine settimana di disordini a Milano a causa del corteo No Green pass. Sala: "La politica sia coesa". Sangalli: "Danni irreparabili verso Natale"

Corteo No Green pass a Milano: 115 identificati, dieci denunce

Con le ultime persone che hanno lasciato l'incrocio tra via Sciesa e via Anfossi, zona Porta Romana, si e' sciolta poco dopo le 23.15 di sabato la sedicesima manifestazione No Green pass di Milano iniziata alle 17.30 da piazza Fontana. Sono servite piu' di due ore per identificare a uno a uno gli ultimi manifestanti presenti, 115 in totale, da quando alle 21 le forze dell'ordine hanno cinturato la zona bloccando con cordoni di sicurezza di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa tutti gli accessi alle vie limitrofe. La maggior parte delle persone restanti ha mostrato i documenti di identita' senza problemi mentre alcuni hanno contestato alzando la voce l'operazione. Un uomo che ha cercato di sottrarsi al controllo scappando di corsa e' stato raggiunto ed arrestato. Undici le persone che sono state accompagnate in questura per essere denunciate. Per due di loro emessi due fogli di via obbligatori dal Comune di Milano della durata di un anno.

La cronaca del corteo di sabato

Delle 4mila persone partecipanti al corteo, ha spiegato la questura, ben 3mila hanno scelto ad un certo punto di uscure dal percorso indicato alla questura e di muoversi in modo dsordinato nella zona di Crocetta con l'obiettivo di bloccare il traffico e alimentare la tensione. Diversi i litigi scatenatisi con gli automobilisti. Dai balconi delle case anche secchiate d'acqua lanciate dai residenti. Il corteo ha di nuovo deviato dal percorso in corso XXII Marzo. Durante il tragitto alcuni manifestanti hanno portando in spalla una bara di cartone avvolta nella bandiera italiana con dei garofani sopra per celebrare "il funerale della libertà", altri hanno indossato dei gilet gialli.  Anche in questa occasione un giornalista è stato aggredito verbalmente

Sala: "La politica dica senza se e senza ma da che parte vuole stare"

Grande l'irritazione della politica e del mondo del commercio e dell'impresa. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala: "Bisogna trovare le formule per cui la politica, senza se e senza ma, dica da che parte vuol stare. La politica dovrebbe cercare di essere ancor più coesa, perché se c'è il minimo distinguo, non si riesce a fare granché dal nostro punto di vista".

Sangalli: "Se continua fino a Natale, danno irreparabile"

Il presidente della Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi Carlo Sangalli dice: "Manifestare per le proprie idee è sacrosanto ma va fatto nel perimetro della legalità e nel rispetto della libertà di tutti: i cortei non autorizzati che si ripetono da 16 sabati consecutivi non rientrano in questo perimetro. Se dovessero continuare anche nel periodo natalizio - ha aggiunto - il danno per le imprese, per i cittadini e per l'attrattività di Milano sarebbe inaccettabile".

L'associazione funzionari di polizia: "Livello di tensione alimentato strumentalmente"

"Purtroppo il livello di tensione e di provocazione in occasione di manifestazioni no Green pass continua ad essere strumentalmente alimentato da soggetti le cui finalita' sembrano andare ben oltre la contestazione dei provvedimenti del governo". Il portavoce dell'Associazione nazionale dei funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta cosi' la manifestazione di Milano. "Nella piena consapevolezza che compito delle forze dell'ordine - ricorda Lacquaniti - e' quello di garantire il diritto di riunirsi pacificamente e di manifestare il proprio dissenso ma anche quello di quanti rivendicano il diritto di non subire danni economici o compressioni alla liberta' di movimento e delle proprie attivita' lavorative, la questura di Milano ha gestito con grande competenza e capacita' l'ennesimo pomeriggio di protesta. Dobbiamo pero' stigmatizzare le dichiarazioni di chi continua a minacciare l'uso della violenza facendo della provocazione e degli insulti alle forze dell'ordine un manifesto politico che crediamo violi le regole di uno stato di diritto". "Agli operatori dell'informazione che anche oggi hanno subito tentativi di intimidazione anche violente ed i cui autori sono stati identificati e fermati nell'immediatezza dagli agenti della Polizia di Stato, la nostra incondizionata solidarieta'", conclude il portavoce dell'Anfp.








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