Covid: Conte, "Non mi aspetto lockdown su Milano". Oggi vertice per decidere - Affaritaliani.it

Milano

Covid: Conte, "Non mi aspetto lockdown su Milano". Oggi vertice per decidere

Oggi si riunisce il Cts regionale e ci sarà un vertice in prefettura tra il sindaco di Milano, Beppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana

Covid: Conte, "Non mi aspetto lockdown su Milano". Oggi vertice per decidere

"Non mi aspetto un lockdown su Milano": ha risposto cosi' a Bruxelles il presidente del Consiglio Giuseppe Conte all'ipotesi che domani possa essere decisa la chiusura del capoluogo lombardo dopo gli ultimi dati sulla crescita dei contagi. Il premier punta sul senso di responsabilita' e di solidarieta' dei cittadini: "in questo momento - ha detto - dobbiamo continuare e riporre fiducia nel comportamento di tutti quanti i cittadini, che e' stato la nostra forza. Se i cittadini non hanno fiducia nelle misure precauzionali e non sono uniti nel raggiungere gli obiettivi, non si ottengono risultati".

Resta il fatto che i contagi in Lombardia sono tali che le istituzioni lombarde si riuniranno oggi, 16 ottobre, in videoconferenza, ed è previsto un vertice in prefettura tra il sindaco di Milano, Beppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana. Il sindaco Sala, a fronte degli aumenti costanti di positivi in città, ha già un incontro con il prefetto Renato Saccone, a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche Antonio Pesenti, coordinatore delle terapie intensive dell'Unità di crisi della Regione Lombardia, il professore Massimo Galli dell'ospedale 'Luigi Sacco' di Milano e il virologo Fabrizio Pregliasco. "La situazione preoccupa negli ospedali. C'è una crescita veloce e bisogna agire in fretta", ha detto Sala al termine del vertice. La vera preoccupazione, spiega Sala, arriva dai medici perché "con la pressione del Covid sui reparti, "c'è il rischio di sacrificare gli altri tipi di cure". "Non prevediamo - spiega Sala - interventi radicali. Ci poniamo l'obiettivo di trovare un indirizzo. Non credo che si debba andare verso una restrizione estrema, ma qualcosa si deve fare", sottolineando che occorre agire in concerto tra Comune e Regione perché "sarebbe un errore" se ci si muovesse in modo disomogeneo. 

Per Sala rimane un "errore che si vada in didattica a distanza totale a scuola e università" anche perché "nelle scuole non nasce un grande contagio". Mentre sul fronte mezzi pubblici, ha sottolineato "Usiamo tutti i mezzi e non riusciremo ad aumentare le corse", invitando le istituzioni nazionali a "tornare a lavorare sullo scaglionamento degli orari. "








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