Milano
Covid, Lombardia zona arancione? Da quando? Lo scenario

Covid, Lombardia zona arancione: i numeri non sono incoraggianti, così i colori di alcune regioni potrebbero cambiare nei prossimi giorni
Covid, Lombardia zona arancione?
Bisogna resistere e non calare l’attenzione. Dall’ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia sono passate in zona arancione a causa del superamento dei parametri fissati del 20% dei posti letto occupati da malati Covid in terapia intensiva e del 30% in area medica. Inoltre, sono diventate zona gialla Puglia e Sardegna: entrambe le Regioni hanno superato il tetto del 10% in terapia intensiva e del 15% in area medica.
In Lombardia, fino a qualche giorno fa l'occupazione negli ospedali in area non critica è al 33%, mentre le terapie intensive al 17%. Un rallentamento deciso non c’è ancora, ma la situazione è più incoraggiante rispetto alla prima settimana di gennaio, quando l'incremento di nuovi positivi rispetto ai sette giorni precedenti aveva sempre superato quota 100mila.
Da quando? Lo scenario
La Lombardia potrebbe rischiare di cambiare colore. Dall’ultimo bollettino pubblicato dalla Regione, sono diminuiti i ricoverati nelle terapie intensive (-5) e nei reparti (-6). A fronte di 208.039 tamponi effettuati, sono 27.808 i nuovi positivi (13,3%).
Da lunedì 31 gennaio qualche regione cambierà colore. Per passare da una zona all'altra è necessario che vi sia un superamento delle soglie da parte di tre parametri: una incidenza dei casi ogni centomila abitanti superiore a 150 casi, una percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva superiore al 20 per cento e una percentuale di posti letto nei reparti di area No Covid superiore al 30 per cento.
In Lombardia emerge nelle ultime ore un «cauto ottimismo» a favore di una situazione in terapia intensiva in calo di occupazione. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), è ancora la percentuale di posti letto occupata in terapia intensiva a trattenere la regione Lombardia in zona gialla: è del 15%. Sarà necessario continuare con la campagna vaccinale per non ribaltare una situazione incoraggiante e quindi registrare il passaggio della Lombardia in zona arancione.
Lombardia, ottimismo ma non troppo
Per l'assessore al Welfare Letizia Moratti "il rallentamento della curva epidemiologica, accelerata nelle scorse settimane dalla variante Omicron è anche frutto della massiccia campagna vaccinale che vede la Lombardia somministrare vaccini costantemente al di sopra dei target assegnati dalla struttura commissariale. La Lombardia ha superato il 90% delle adesioni tra la popolazione vaccinabile over 5 anni, che salgono al 97% se si considerano solo gli anziani over 60, e al 94% se invece si considerano gli over 12 escludendo i bambini 5/11 anni".
Il cauto ottimismo rischia però di infrangersi ancora una volta contro chi non è vaccinato e si contagia. "Le dolenti note ci sono. Ho parlato prima con la responsabile della parte ospedaliera: in questo momento ci sono ricoverate 25 persone in terapia intensiva, tutte non vaccinate" ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza Covid.