Milano
Delegazione della Regione da Papa Francesco. Fontana: "Ci venga a trovare"

Il governatore ha guidato i delegati lombardi: "Siamo qui per ’ripartire’. La nostra comunità dovrà affrontare una crisi generata dall’emergenza sanitaria"
Delegazione della Regione da Papa Francesco. Fontana: "Ci venga a trovare"
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha guidato questa mattina la delegazione della Regione Lombardia che ha incontrato, alla Citta' del Vaticano, Papa Francesco. La delegazione era composta da rappresentanti del settore sanitario regionale e internazionale, delle associazioni di volontariato, della Protezione civile, degli Alpini e della Regione Lombardia. Questo il messaggio portato dal governatore Fontana al Santo Padre. "Beatissimo Padre, io, oggi, ho l'onore di presentare al Suo cospetto le persone che hanno affrontato insieme a me l'emergenza sanitaria. Sono uomini e donne che hanno donato il proprio lavoro, tempo e professionalita' per aiutare altrettanti uomini e donne, sconvolti da una malattia inattesa e imprevedibile. Siamo qui, Santita'. Arriviamo al termine di uno dei momenti piu' difficili della nostra vita: abbiamo perso nonni, genitori, figli, amici, parenti. Non abbiamo potuto seppellirli pregando; non abbiamo potuto tenere la mano dei nostri cari mentre tornavano al Padre. E' stata una prova cosi' umanamente dura, cosi' pesante, cosi' inaspettata - e parlo da uomo prima che da Governatore - che piu' volte mi sono trovato a boccheggiare alla ricerca di un'aria che parlasse di speranza, che mi desse un segnale, non solo a parole, che ce l'avremmo fatta.
Il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso che ci ha rivolto nella visita a Codogno del 2 giugno scorso, ha elogiato e ringraziato i cittadini lombardi per la dignita' e la responsabilita' dimostrata durante l'emergenza. Quanto ci e' costato, Padre Santo! Ecco perche' siamo qui a cercare dalle Sue mani il tocco vivificante del figlio che trova consolazione nel Padre. Sono certo che la Lombardia non ce l'avrebbe fatta senza i tanti vescovi e i sacerdoti che in prima fila, ogni giorno, hanno sostenuto con la preghiera e le azioni concrete il lavoro di medici ed infermieri e hanno offerto un aiuto tangibile ai nuovi poveri generati dalla pandemia. La guerra al virus e' stata una lotta psicologica prima che sanitaria. Il deserto delle nostre strade contrastava con le corsie piene e i pronto soccorso sempre piu' affollati. Siamo qui, Santita', per 'ripartire'. La Lombardia e' una terra operosa che si dovra' preparare ad affrontare una crisi economica profonda, generata dall'emergenza sanitaria. Alle istituzioni e' richiesto, ora, uno sforzo enorme affinche' non si generino nuove poverta' ed emarginazioni. Il Suo pontificato ci insegna, ogni giorno, che nessuno deve rimanere indietro; nessuno dimenticato.