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Milano
Dove c'è Berlusconi c'è business. Persino al suo funerale...
I funerali di Silvio Berlusconi (LaPresse)

Dove c'è Berlusconi c'è business. Persino al suo funerale...

Figa, raga ma tutti oggi devono venire a comprare gli occhiali da sole?!”. Un mio amico ha un negozio di ottica in via Torino (beato lui).

Ci mette un pochino a realizzare il perché del picco infrasettimanale di vendite. “Vanno tutti a salutare il Pres, babbo” gli svela il mistero l’amministratore del gruppo Whatsapp dello stadio di cui siamo membri. “Tutti da sole oh, non uno da vista” con tanto di emoticon sbalordita.

Anche al suo funerale Berlusconi fa fare affari. I commercianti di via Torino, corso Genova e le vie antistanti il Duomo ringraziano. “Peccato solo per la fermata metro Duomo chiusa. Comunque non sembra mercoledì”. Fa il bilancio un commesso di un negozio di scarpe in via Orefici.

“Tutto sotto controllo. Anche se è un bel casino” contrasta un addetto alla sicurezza di una grande centro commerciale antistante la Madonnina.

"Molto business, grazie Silvio": gli ambulanti sorridono

“Molto business, grazie Silvio”. I più contenti sono gli ambulanti. Non gli sembra vero in un afoso mercoledì di metà giugno avere queste orde di astanti in piazza Duomo. C’è chi si fa largo tra la folla, zainetto in spalla, per vendere una bottiglietta d’acqua a due euro. Ci sono ragazzi armati di vasca col ghiaccio che fanno affaroni vendendo birre a cinque euro, coca cola a tre e l’immancabile acqua a due euro.

C’è anche chi per l’occasione si ricicla. I tossici che un tempo ti fermavano per provare a venderti cd o calzini, ora propinano santini di Silvio a due euro.

Spuntano stand improvvisati che regalano bandiere di Forza Italia e T-shirt con la foto di Berlusconi a dieci euro. Oltre alle solite magliette tarocche del Milan che oggi toccano anche quota 20 euro.

"Mai vendute tante copie di Libero e Il Giornale..."

“Non ho mai venduto così tante copie di Libero e de Il Giornale” gongola l’edicolante di fronte alla Statua Equestre nel cuore di piazza Duomo. “La gente compra, si fa fare una foto di fronte al duomo e poi butta il giornale. Al massimo lo usa per ripararsi la testa dal sole”.

I bar si reinventano per sopperire alla carenza di turisti, che solitamente pranzano a orari improbabili. “Ci siamo attrezzati per spillare birre. Con le bibite in lattina abbiamo fatto pari, forse anche qualcosina in più” è il bilancio del gestore della classica trappola per turisti di fronte alle palme del Duomo.

Anche la Terrazza Martini è gremita di gente, come tutti i balconi che affacciano sul Duomo, offrendo la vista perfetta della piazza, alla modica cifra di 15 euro a spritz. Berlusconi si conferma una gallina dalle uova d’oro, fino all’ultimo.

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