Milano
Expo, verso la riunione dei filoni di inchiesta su Sala e gli altri indagati
Expo, Sala: tutto difficile da capire. Pg: danno di particolare gravità
Expo, Pg: Da Sala e Paris danno di particolare gravità
Quello procurato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, in concorso con con l'ex direttore generale di Expo Angelo Paris alla società che gestiva l'Esposizione Universale, per i sostituti Pg Vincenzo Calia e Massimo Gaballo, è "un danno di particolare gravità". Danno procurato, scrivono i sostituti Pg nell'atto di chiusura indagini notificato al sindaco e all'ex manager, "assegnando direttamente con procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara" alla Rti Mantovani la gara per la fornitura degli alberi da piantare nello spazio espositivo di Rho Pero per un valore di 4,3 milioni di euro. L'effettivo valore della gara, però, scrivono i sostituti Pg, "era sdi gran lunga inferiore, tanto che al subfornitura da parte dell'Ati Zelari Euroambiente aveva un costo inferiore di 1,7 milioni". Sala e Paris, per i rappresentanti dell'accusa, in questo modo avrebbero procurato "intenzionalmente al Rti Mantovani l'ingiusto vantaggio patrimoniale pari alla differenza tra i due importi, dedotte le spese generali e l'utile di impresa".
Expo, Sala: Vicenda molto difficile da capire
"E' tutto molto difficile da capire. Il come nascono queste vicende va oltre il mio livello di comprensione". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse sorpreso di aver ricevuto un avviso di chiusura indagini per abuso d'ufficio per la gara sul 'verde' di Expo. "Ci sono gli avvocati e fanno la loro parte, io ho bisogno di rimanere concentrato su tematiche importanti" ha poi aggiunto, a margine di un convegno sull'accessibilità di Milano.
Expo: verso riunione filoni inchiesta Milano su Sala e altri
Potrebbero essere riuniti i due filoni dell'inchiesta con al centro l'appalto della Piastra dei Servizi di Expo, ossia quello in udienza preliminare, che si e' aperta stamani, a carico di sette imputati, tra cui l'ex manager di Expo Angelo Paris e l'ex dg di Ilspa Antonio Rognoni, e quello con la nuova accusa contestata ieri al sindaco di Milano Giuseppe Sala di concorso in abuso d'ufficio proprio con l'ex manager Paris su una parte del capitolo del 'verde' della maxi gara d'appalto. In prospettiva ci potrebbe essere anche una riunione dei due filoni con il processo immediato per falso che si aprira' per Sala il 20 febbraio. E' l'effetto del rinvio al 2 febbraio dell'udienza preliminare deciso dal gup Giovanna Campanile dopo che i sostituti pg Vincenzio Calia e Massimo Gaballo hanno presentato una richiesta di differimento dell'udienza. Il rinvio si e' reso necessario anche perche' il legale di Paris, l'avvocato Luca Troyer, ha sollevato un difetto di notifica e quindi per Paris dovra' essere rifatto l'atto di chiusura indagini.
Collegio difensivo del sindaco: iniziativa anomala e persecutoria
E' stato notificato il decreto che dispone il giudizio immediato richiesto dal Sindaco Sala per porre fine a questo ormai pluriennale tentativo della Procura generale di individuare delle ipotesi di reato nell’attività che lo stesso ha svolto come AD di EXPO 2015, portando a termine un compito che a molti pareva destinato all’insuccesso. L’udienza è stata fissata per il giorno 20 febbraio 2018.
Pochi minuti dopo la notifica del decreto, è stato notificato dalla Procura Generale di Milano un avviso di conclusione di indagini sempre riferite all’appalto della c.d. “Piastra” di Expo 2015. Questa volta è contestato al Sindaco Sala un reato sino ad oggi mai ipotizzato nei suoi confronti, cioè l’abuso d’ufficio.
Questa iniziativa della PG di Milano si pone in evidente contraddizione con i giudizi che ANAC, Avvocatura dello Stato e la stessa Procura della Repubblica di Milano hanno precedentemente formulato, apparendo anomala al punto da sembrare persecutoria. È un’iniziativa che offre una ulteriore dimostrazione delle difficoltà e degli ostacoli che, in questo Paese, incontra chiunque si trovi ad eseguire, nel rispetto della legge e in un tempo definito, un importante progetto pubblico, facendo affidamento sulle valutazioni delle Autorità dello Stato competenti.
Riepilogando velocemente i termini processuali della questione, occorre ricordare che le indagini iniziate nel 2014 dalla Procura della Repubblica di Milano erano state da questa concluse con una richiesta di archiviazione.
La Procura Generale di Milano, tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, aveva avocato a sé le indagini e, nel giugno di quest’anno, aveva inviato un primo avviso di conclusione delle medesime, con il quale si contestava al Sindaco Sala un’ipotesi di turbativa della gara d’appalto della c.d. “Piastra”. Dopo il deposito avvenuto a fine luglio 2017 della memoria difensiva, la Procura Generale, nel settembre dello stesso anno, ha stralciato l’ipotesi di reato della turbativa d’asta.
Oggi, con stupore, ci troviamo di fronte a un’ennesima rilettura dei fatti operata dalla Procura Generale. All’alba del 2018, per fatti risalenti al 2012, come detto già oggetto di numerosi scrutini da parte di varie Autorità dello Stato, si giunge ad ipotizzare un nuovo reato, ancora una volta del tutto scollegato dalla realtà dei fatti.
Avv. Salvatore Scuto Avv. Stefano Nespor