Milano
Fase 2, Gallera: sorveglianza e ospedali con zone Covid, grigie e free

La delibera sulla sorveglianza sanitaria avrà il compito di garantire il monitoraggio sul territorio del livello di diffusione del contagio
Fase 2, Gallera: sorveglianza e ospedali con zone Covid, grigie e free
"Una attenta sorveglianza sul territorio e la graduale ripresa dell’attività ordinaria negli ospedali garantendo la massima sicurezza dei pazienti e degli operatori: questi i primi due provvedimenti approvati ieri dalla Giunta regionale verso una nuova normalità sanitaria", questa la premessa al video messaggio postato dall'assessore al Welfare Giulio Gallera sulla sua pagina Facebook, parlando della nuova delibera con le linee guida per la riapertura delle attivita' sanitarie approvata ieri dalla giunta lombarda. "Le aree di terapia intensiva e i reparti di pneumologia che abbiamo aperto in questi mesi rimarranno, nel caso di una nuova fiammate dei contagi" ha spiegato Gallera, mentre "tutte le persone che accedono al Pronto soccorso avranno un pre-triage" e se hanno i sintomi del Covid "verra' fatto subito tampone". Coloro che arrivano con patologie tempodipendenti come infarto, ictus, o traumi "saranno comunque considerate come Covid potenziali" e dopo le operazioni messe in aree separate, ha specificato l'assessore. "All'interno degli ospedali - ha aggiunto - avremo delle 'aree Covid con dispositivi di protezione individuale rafforzati, delle 'aree grigie' per le persone in attesa del del tampone o con sintomi evidenti e delle zone 'Covid free' dove vanno le persone con tampone negativo ma dove prevediamo di mantenere comunque un grado di distanziamento di un almeno un metro e mezzo tra un letto e l'altro". Restano ancora bloccate le visite ai degenti e ridotti al minimo gli accompagnatori. "Per quanto riguarda le attivita' ambulatoriali si lavorera' con una ferrea prenotazione, in modo che non ci siano assembramenti all'interno delle sale d'attesa. Il paziente sara' chiamato qualche giorno prima per verificare che non abbia sintomi riconducibili al Covid".
Quanto alla sicurezza sul posto di lavoro, l'assessore Gallera ha spiegato "Abbiamo previsto che il datore di lavoro abbia l'obbligo di misurare la temperatura a tutti i dipendenti o ai collaboratori all'interno del luogo di lavoro. Quando una persona ha piu' di 37.5 di febbre deve essere messa immediatamente in isolamento e devono essere isolati anche i contatti stretti in ambito lavorativo e deve essere fatta una segnalazione tempestiva all'Ats". Chi invece non e' inserito in un contesto lavorativo, e' un libero professionista o lavora da casa e ha piu' di 37.5 di temperatura dovra' chiamare il proprio medico di medicina generale, "il quale, constatata la situazione, fa la segnalazione all'Ats prescrivendo il tampone". I tamponi dovranno essere eseguiti "con tempestivita'" dalle Ats, "attraverso i drive-in, nelle tende fuori dagli ospedali o nelle piazze, le Usca o i laboratori nell'arco di qualche ora, un paio di giorni al massimo", ha specificato l'assessore. Per i colleghi di lavoro e i familiari dei casi sospetti "l'isolamento dura 14 giorni. Se in quel periodo emergono sintomi viene fatto immediatamente il tampone, altrimenti prima di finire l'isolamento viene comunque fatto il tampone per verificare che non si tratti di una persona asintomatica".