Fase 3, musica live in ginocchio a Milano: chiude anche il Blues House
Live a Milano, chiude anche il Blues House. L'assessore Del Corno: "Stato ed enti locali aiutino i soggetti culturali. Serve una legge a tutela"
Fase 3, musica live in ginocchio a Milano: chiude anche il Blues House
"Lo Stato e gli enti locali devono poter aiutare soggetti culturali che esercitano anche una funzione commerciale. Con il Fondo di mutuo soccorso e i convenzionamenti, il Comune sta andando in questa direzione, ma se vogliamo fare un passo in più serve una legge»: è il pensiero dell'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, intervistato dal quotidiano Il Giorno in merito alla situazione critica dei locali che propongono musica live in città. L'assessore ha ricordato il piano Cultura comunale con un fondo di due milioni di euro, per il quale sono arrivate ben 300 richieste che dovranno essere valutate. Ma è consapevole che la somma potrebbe non essere sufficiente e che servirebbe l'intervento anche del Governo, in primis attraverso una legge che faciliti l’esperienza della musica dal vivo nei locali che somministrano alimenti e bevande. Che vanno riconosciuti anche per la loro funzione pubblica. Del Corno propone inoltre l'istituzione di un "bollino di qualità per determinate realtà, in modo che possano accedere a finanziamenti statali destinati alla promozione della musica, fondi in capo alla direzione Spettacolo del ministero per i Beni e le attività culturali.
I locali milanesi vittime del lockdown
Nel frattempo, è notizia di pochi giorni fa che anche il Blues House ha dovuto alzare bandiera bianza. Mentre il Nidaba Theatre ha lanciato una raccolta fondi per cercare di sopravvivere. Prima di loro, il lockdown ha provocato la chiusura definitiva del negozio di dischi Mariposa, del circolo Ohibo e del Serraglio.
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