Forza Italia Regione Lombardia
Il Consiglio regionale lombardo a tutela dei terreni agricoli
L’installazione di impianti agrivoltaici e fotovoltaici a terra rispetti le aree di produzione agricola di qualità

Ivan Rota
Il Consiglio regionale lombardo a tutela dei terreni agricoli
Regione Lombardia è fortemente impegnata per un’agricoltura sempre più innovativa e sostenibile, per il supporto alle produzioni agroalimentari regionali, per la tutela e valorizzazione delle aree rurali.
Tra gli interventi più recenti, ricordo l’adozione, da parte del Consiglio regionale, di un pacchetto di azioni – del quale sono stato tra i promotori – volto ad accompagnare il settore zootecnico nella riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca, coniugando sostenibilità, competitività e innovazione scientifica, e la promozione dell’impiego di droni a fini di potenziamento dell’efficienza e della produttività delle attività agricole.
L’azione politica di Regione Lombardia è fortemente ispirata dalla convinzione che l’agricoltura rappresenti un imprescindibile patrimonio, culturale e ambientale, custode della biodiversità, del paesaggio e delle tradizioni locali.
Coerente con tale impostazione è l’approvazione, il 1° luglio scorso, di una mozione del Consiglio regionale, volta a tutelare i terreni agricoli, limitando l’installazione di impianti agrivoltaici e fotovoltaici a terra.
Sulla scorta di una pronuncia giurisdizionale del T.A.R. del Lazio, sentenza n. 9155 del 13 maggio 2025, con la quale è stato disposto l’annullamento dei criteri nazionali per l’individuazione delle aree idonee e di quelle non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, il Consiglio regionale lombardo si è fatto promotore della necessità che, tra le nuove regole che dovranno essere adottate, siano finalmente ricompresi criteri di tutela delle aree di produzione agricola di qualità, nonché delle aree protette a livello ambientale e paesaggistico.
Non si tratta certo di adottare un approccio ideologico; al contrario, occorre rigettare ogni opposto estremismo. D’altra parte, a dimostrare l’infondatezza di qualsiasi strumentalizzazione ideologica, è l’attuale sistema di produzione energetica lombardo, diversificato secondo il principio di neutralità tecnologica, che rende la nostra Regione, anche in questo settore, un modello a livello nazionale.
Attraverso l’iniziativa del Consiglio regionale, la Lombardia, una volta di più, dimostra di condividere le preoccupazioni degli agricoltori, che avevano segnalato il concreto rischio che un’installazione poco meditata degli impianti avrebbe inevitabilmente compromesso le produzioni agroalimentari, spesso caratterizzate dall’eccellenza dei prodotti (e in effetti, già erano vari i progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici che avrebbero coinvolto aree rurali anche di rilevante pregio agricolo).
In un’ottica di necessaria cooperazione tra la Regione e gli enti locali, il Consiglio regionale ha inoltre affermato la necessità – della quale dovrà essere il Governo a farsi carico – di una sospensiva degli iter autorizzativi degli impianti ancora in corso, in attesa di un adeguamento della disciplina.
Tra le nuove disposizioni che saranno adottate, saranno così ricompresi anche elementi di tutela dei nostri Comuni e delle loro amministrazioni, in termini di misure compensative a favore degli enti locali e di garanzia della partecipazione attiva dei Comuni alla programmazione dell’insediamento degli impianti.
di Ivan Rota
Gruppo consiliare Forza Italia
Componente delle Commissioni Attività produttive e Agricoltura