Fnm, audit sulla comunicazione. Nel mirino consulenze e spot - Affaritaliani.it

Milano

Fnm, audit sulla comunicazione. Nel mirino consulenze e spot

di Fabio Massa

Pare proprio che la prima cosa che cambierà, all’interno di Fnm, dopo le rivoluzioni in campo finanziario (leggasi estromissione del superdirigente Stoppini da qualunque incarico amministrativo), sarà il quadro della comunicazione globale. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it il neopresidente Andrea Gibelli ha intenzione di mettere ordine nel caos di consulenze, impiegati, risorse interne ed esterne, pubblicità etc che ha trovato una volta arrivato nel regno che fu di Norberto Achille, travolto dagli scandali. Attualmente all’interno di Fnm ci sono ben sette dipendenti nel campo della comunicazione. Tre di questi sono a tempo determinato, e pare che non verranno rinnovati. Poi, c’è una maxiconsulenza di 91.667 euro da sommarsi a 25mila euro alla Sec di Fiorenzo Tagliabue. Formalmente, l’incarico alla Sec è di “definizione del piano di comunicazione annuale FNM, attività di ufficio stampa, corporate e di prodotto, organizzazione con giornalisti, redazione interventi del management in occasione delle uscite pubbliche, attività di comunicazione verso i principali stakeholder, prevenzione e gestione delle situazioni di crisi”. Insomma, dovrebbe gestire in toto la comunicazione. “E allora che cosa ci stanno a fare gli interni - si chiede Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in una dichiarazione ad Affaritaliani.it - Continuiamo a non capire a che cosa serva una duplicazione delle competenze se non a spendere di più. Anche perché la comunicazione delle ferrovie, in larga parte se non in toto la fa Trenord, e anche su questo ci sarebbe da aprire una grande parentesi e una grande riflessione, cosa che faremo nel prossimo futuro. A che cosa serve una consulenza da oltre 115mila euro a una società che sappiamo essere legata al doppio filo con Formigoni e con l’ambiente ciellino, che va ad aggravare i costi di gente che già lavora all’interno?”.

Domande che troveranno risposta solo nell’operatività futura del nuovo corso, che pare voglia riportare all’interno tutte le funzioni oggi esternalizzate. C’è poi il capitolo pubblicità. Secondo un internal audit che Affaritaliani.it ha potuto visionare, “sono stati rilevati alcuni item per i quali non risulta adeguatamente istruito l’iter di gestione e controllo. Nello specifico, 19 incarichi per spese di comunicazione su 23 affidati direttamente senza formalizzazione di lettera di esclusiva, 2 spese di comunicazione di importo pari o maggiore di euro 50mila, per le quali era richiesta l’attività istruttoria CTA, risultano prive della relativa documentazione. Tutte le posizioni, classificabili come operazioni deroga alle procedure e regolamenti in vigore, non risultano comunicate all’Organismo di Vigilanza nell’ambito dei flussi informativi ordinari disposti dal Modello 231”.

Comunque, venendo alle commesse sotto “indagine” dell’internal audit, ci sono - ad esempio - 4 publiredazionali monografici su FNM in occasione di UITP, in occasione del prolungamento ferroviario T1 e T2 di Malpensa e del restauro del monastero di Torba. In più, una serie di pubblicità su giornali di centrodestra per un totale di decine di migliaia di euro. O, ancora, 22mila euro per la “creatività del Bilancio FNM 2013 e 8 bilanci società del gruppo” (creatività? bilanci? Stiamo parlando della grafica del bilancio 2013?). O, ancora l’acquisto di spazi pubblicitari sulla testata “Nuova Finanza” (5mila euro) o su “Specchio Economico” (Ciuffa Editore). “Viene da chiedersi come siano stati spesi questi soldi e perché - conclude il consigliere Buffagni - Anche perché la comunicazione di Trenord già si avvale sia della Sec che di un dirigente lautamente pagato (Paolo Garavaglia). A che cosa servono tutti questi fondi investiti da Fnm?”.

@FabioAMassa








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