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Milano
Fnm, bilancio 2019 chiuso con 300 milioni di ricavi
Andrea Gibelli

Fnm, bilancio 2019 chiuso con 300 milioni di ricavi

Fnm ha chiuso il 2019 con 300,6 milioni di ricavi, in crescita del 1,5 per cento rispetto ai 296,3 milioni dell'anno precedente. Lo comunica in nota la societa' dopo l'approvazione odierna da parte del consiglio d'amministrazione, presieduto da Andrea Gibelli, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019. L'utile netto si e' attestato a 30,3 milioni, +6,3 per cento rispetto ai 28,5 milioni del 2018.

Questi i dettagli nella nota del gruppo Ferrovie Nord Milano:

PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI Nel corso dell’esercizio 2019 il Gruppo FNM si è confermato il primo player integrato nel trasporto collettivo e più in generale nella mobilità in Lombardia e nel Nord Italia, operando nell’ambito del trasporto sostenibile su ferro e su gomma. I ricavi consolidati dell’esercizio 2019 si sono attestati a 300,6 milioni di Euro, in crescita dell’1,5% rispetto all’esercizio precedente nell’ambito della gestione dell’infrastruttura ferroviaria (relativa alla manutenzione, al potenziamento della rete ed alla gestione della circolazione) i ricavi hanno mostrato una crescita del 2% derivante dai maggiori ricavi legati alla progettazione e alla direzione lavori sugli investimenti finanziati da Regione Lombardia, nonostante la riduzione registrata del corrispettivo del Contratto di Servizio con Regione Lombardia, conseguente alle previsioni contrattuali di efficientamento ed al ricalcolo sulle effettive percorrenze erogate;

• i ricavi del trasporto passeggeri su gomma hanno evidenziato un incremento pari al 2,2% legato ai maggiori servizi di trasporto (+4%), in particolare relativi alle corse sostitutive dei treni svolte da FNM Autoservizi, sulle tratte gestite da Trenord in Lombardia, nonché all’incremento della domanda di servizi di trasporto nella regione Veneto, anche in ambito turistico rilevata nei mesi estivi nel bacino del Garda (ATV e La Linea); anche il servizio di car-sharing elettrico di E-Vai ha mostrato una performance in crescita (anche al netto del contributo ricevuto da Regione Lombardia), in particolare legata all’avvio dei nuovi servizi dedicati alle amministrazioni comunali e alle aziende private;

• nell’area di business in cui la Capogruppo opera direttamente (RoSCo & Services) e che comprende le attività di locazione di materiale rotabile alle società partecipate operanti nel settore del trasporto pubblico locale (Trenord) e del trasporto merci (DB Cargo Italia), nonché i servizi Corporate centralizzati, i ricavi hanno mostrato una crescita pari allo 0,6% per effetto di maggiori canoni di noleggio derivanti dall’incremento medio della flotta del materiale rotabile rispetto all’esercizio precedente, in particolare derivante dal completamento della flotta TSR e all’entrata in servizio di nuove locomotive per il servizio merci.

I costi operativi hanno rilevato un decremento pari allo 0,6% (0,6 milioni di Euro) principalmente per effetto dei minori costi legali relativi alla gestione dei bandi di gara per l’acquisto di nuovo materiale rotabile e della riduzione dei canoni per leasing per effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, compensata da maggiori accantonamenti a fondo rischi. I costi per il personale hanno mostrato un incremento del 2,5% (3,1 milioni di Euro), a fronte di una sostanziale stabilità dell’organico medio, per effetto del maggior accantonamento derivante dalla stima dei costi per il rinnovo del contratto nazionale; il numero medio dei dipendenti del Gruppo nell’anno 2019 si attesta infatti a 2.268 unità rispetto ad un dato medio di 2.271 registrato nel 2018.

Il margine operativo lordo rettificato (che esclude alcuni elementi non ordinari3) è pari a 69,6 milioni di Euro e cioè al 23% dei ricavi consolidati, in crescita del 2,6%, principalmente per la performance nelle aree: trasporto passeggeri su gomma: al netto della riduzione dei canoni per leasing in coerenza all’applicazione dell’IFRS 16 pari a 1,6 milioni di Euro, l’incremento del margine da 11,4 a 13,6 milioni di Euro è ascrivibile alla migliore performance delle attività in Veneto, alle maggiori corse sostitutive effettuate in Lombardia e al miglioramento della redditività di E-Vai;

• RoSCo & Services per effetto dei maggiori canoni di locazione, della riduzione di alcuni costi operativi (anche per effetto dell’applicazione dell’IFRS 16) e del costo del personale.

La riduzione dell’EBITDA Adjusted nell’area della gestione infrastrutturale è dovuta ad un incremento del costo delle manutenzioni e del personale per effetto della messa a regime degli accordi contrattuali, nonché di maggiori accantonamenti. La voce ammortamenti e accantonamenti presenta un decremento netto di 0,4 milioni di Euro nel 2019 rispetto al 2018, per effetto della riduzione dell’ammortamento relativo al materiale rotabile quasi compensata dal maggior ammortamento derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

Di conseguenza, il risultato operativo consolidato è pari a 30,3 milioni di Euro, rispetto ai 31 milioni di Euro del 2018 per effetto della dinamica delle poste non ordinarie. Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 35,9 milioni di Euro (36,3 milioni nel 2018) ed include:

• il risultato della gestione finanziaria negativo per 2,4 milioni di Euro rispetto a 0,6 milioni di Euro del 2018 in relazione ai maggiori interessi passivi e commissioni di mancato utilizzo sul finanziamento in pool sottoscritto dalla Società ad agosto 2018;

il risultato delle società collegate (valutate a Patrimonio netto) positivo per 8,0 milioni di Euro, rispetto ai 5,9 milioni di Euro del 2018, per effetto principale del miglior risultato delle partecipate DB Cargo Italia, NORD ENERGIA e Trenord.

In particolare, Trenord ha registrato nell’esercizio 2019 un utile netto complessivo di 3,7 milioni di Euro, in crescita di 1,4 milioni rispetto al precedente esercizio e ha rilevato: o una crescita dei ricavi del 4,3% (831,7 milioni dai 797,3 milioni di Euro del 2018) imputabile sia alla componente traffico in relazione al trend positivo del segmento aeroportuale (anche per l’effetto straordinario della chiusura dei mesi estivi dell’aeroporto di Linate), e all’aumento generale della domanda, nonchè al miglioramento del servizio che ha ridotto il valore dei bonus erogati ai viaggiatori, sia alla componente relativa al contratto di servizio per minori penali e detrazioni; o un incremento del margine operativo lordo (pari a 202,1 milioni di Euro), nonostante un aumento del costo del personale di circa 10 milioni di Euro in relazione al maggior numero medio di dipendenti nell’anno (+147 FTE) e di alcuni costi operativi legati principalmente alle maggiori corse sostitutive treno e al noleggio di materiale rotabile: la variazione rispetto al dato del 2018 (67,9 milioni di Euro) è dovuta per 2,6 milioni di Euro al miglior margine, mentre per 131,6 milioni di Euro agli effetti dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.

Le imposte sul reddito, pari a 5,0 milioni di Euro, diminuiscono di 2,7 milioni di Euro rispetto all’esercizio 2018, in relazione all’incremento delle imposte anticipate per il loro adeguamento all’effetto della Robin tax, parzialmente compensato dall’aumento della fiscalità corrente per i maggiori imponibili fiscali conseguiti nell’esercizio e per la Robin tax.

L’utile netto consolidato di competenza del Gruppo dell’esercizio 2019, dopo la quota di pertinenza di terzi, ammonta a 30,3 milioni di Euro, in crescita del 6,3% rispetto ai 28,5 milioni di Euro del 31 dicembre 2018. La Posizione Finanziaria Netta complessiva al 31 dicembre 2019 è positiva per 107,4 milioni di Euro, rispetto ad un saldo negativo di 22,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2018 (pro-forma IFRS 16). Gli investimenti consolidati di competenza dell’esercizio 2019 ammontano a 194,1 milioni di Euro rispetto ai 56,9 milioni di Euro del 2018, proseguendo il trend già rilevato nel corso dell’esercizio:

• sono stati realizzati investimenti con fondi pubblici per un ammontare di 153,6 milioni di Euro (22,7 milioni di Euro nel 2018), che si riferiscono ad interventi di rinnovo del materiale rotabile per 114,5 milioni di Euro, e di ammodernamento e potenziamento dell’infrastruttura per 39,1 milioni di Euro;

• sono stati effettuati investimenti finanziati con fondi propri per 40,5 milioni di Euro (34,2 milioni di Euro nel 2018) che si riferiscono principalmente al rinnovo della flotta di proprietà relativa sia al business del trasporto su ferro (acquisto di nuove locomotive elettriche per circa 20 milioni di Euro e acconti su 9 rotabili FLIRT per circa 10 milioni di Euro), sia a quello del trasporto su gomma (messa in servizio di nuovi autobus e minibus per circa 6 milioni di Euro).

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Per quanto concerne l’attuale situazione economico-sociale in Italia, in particolare nella Regione Lombardia e nella Regione Veneto, legata all’epidemia in corso del Coronavirus COVID-19 (che l’Organizzazione Mondiale della Sanità in data 11 marzo ha dichiarato “pandemia”), tutte le società del Gruppo, a seguito dei contagi verificatisi, hanno attivato tempestivamente sia le misure previste nei provvedimenti emanati dalle Autorità competenti per fronteggiare la predetta epidemia sia quelle ritenute opportune per la salvaguardia della salute del personale e dei clienti e per il contenimento delle ripercussioni economiche.

In particolare, con l’obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori, il Gruppo, oltre ad aver incentivato fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria lo svolgimento dell’attività lavorativa in smart-working, ha attivato una copertura assicurativa straordinaria per la gestione di un’eventuale infezione da Coronavirus per tutti i propri dipendenti, sottoscrivendo una polizza integrativa in grado di coprire le spese legate ad un eventuale ricovero e alla successiva fase di recupero.

Il perdurare dell'emergenza e le conseguenti misure precauzionali potrebbero incidere anche sensibilmente sulla prospettiva di crescita futura dell’economia sia a livello locale che internazionale. Allo stato attuale non si ritiene che la situazione determinata da tale emergenza possa aver un impatto significativo sull'andamento economico di medio periodo e sulla continuità aziendale delle società del Gruppo FNM. Gli effetti di breve periodo sul Gruppo, i cui business principali relativi all’attività di noleggio di materiale rotabile e alla gestione dell’infrastruttura ferroviaria non sono sostanzialmente impattati dall’emergenza in corso, incidono principalmente sul trasporto su gomma e con maggiore rilevanza sulla partecipata Trenord.

In particolare:

• per tutte le società consolidate, che hanno avviato la revisione dell’offerta commerciale, i provvedimenti emanati hanno una durata limitata nel tempo e, dato che il management ha già intrapreso azioni per mitigarne i possibili effetti negativi, allo stato attuale gli impatti economicofinanziari sono stimati limitati. Stante l’incertezza della situazione in continua evoluzione, gli eventuali impatti derivanti da un’estensione temporale delle misure imposte dalle Autorità competenti non sono al momento attendibilmente misurabili.

• Ulteriori effetti potranno derivare dalla riduzione delle presenze e attività turistiche in generale nella città di Verona, nella zona del Garda e nella zona di Venezia (dove il Gruppo opera con le società ATV, La Linea e Martini Bus anche con servizi di noleggio con conducente) con conseguente riduzione della domanda di trasporto in particolare nel periodo primaverile ed estivo.

• Trenord - consolidata ad equity – ha proceduto a partire dal 24 febbraio 2020, in coerenza ai provvedimenti delle Autorità competenti, ad una revisione del servizio ferroviario che sta comportando una rilevante riduzione dei ricavi da bigliettazione. Ulteriori rischi potranno essere collegati al procrastinarsi delle misure restrittive.

La Società, prima dell’emergenza sanitaria in corso, stimava a livello consolidato per l’esercizio 2020 un andamento operativo sostanzialmente in linea con quello dell’esercizio 2019, sia a livello di ricavi che a livello di EBITDA rettificato (al netto degli elementi non ricorrenti). Alla luce delle riflessioni precedenti, allo stato attuale e in assenza di elementi al momento non prevedibili, è ragionevole attendersi un impatto negativo sui ricavi mid-single digit e sull’EBITDA rettificato high-single digit, mettendo comunque in atto tutte le misure possibili per il contenimento di tale impatto.

La PFN Adjusted, nonostante la positiva continua generazione di cassa operativa, è attesa in crescita, riflettendo i maggiori investimenti previsti per il rinnovo delle flotte, in particolare relativo ai treni nel segmento RoSCo, e lo sviluppo del business della mobilità merci, il cui programma sarà attentamente monitorato al fine di salvaguardare la liquidità del Gruppo. Il Gruppo, oltre ad avere una posizione finanziaria netta rettificata positiva per circa 40 milioni di Euro a fine 2019 e confermata positiva alla data attuale, dispone anche di un significativo liquidity headroom pari a 90 milioni di Euro di linee committed e oltre 140 milioni di Euro di linee uncommitted.

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