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Fondi Lega: indagini sul piano di domiciliazione del partito

Fondi Lega: indagini sul piano di domiciliazione del partito

Si sono concentrate sui tempi della domiciliazione della 'Lega per Salvini premier' nella sede del suo studio commerciale in via delle Stelline a Milano le domande dei pm a Michele Scillieri, il commercialista ai domiciliari assieme ad Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni per l'affare Film Commission. Il consulente e' stato ascoltato ieri pomeriggio dall'aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi nell'ultimo di una serie colloqui. Da quanto si e' saputo, le domande dei pm avevano l'obiettivo di ricostruire i tempi della decisione con cui il Carroccio colloco' la sua nuova sede nello studio commerciale di Scillieri al centro della citta': secondo gli inquirenti, un accordo gia' preso nell'agosto del 2017, secondo Scillieri deciso invece molto dopo, ossia attorno all'autunno dello stesso anno, per diventare poi ufficiale a dicembre. Una questione di tempi non secondaria nell'ipotesi investigativa, visto che contemporaneamente la 'triade' di consulenti stava organizzando l'affare Film Commission. 

Il sospetto degli inquirenti e' che ci fosse gia' un accordo tra Di Rubba e Manzoni (revisori contabili della Lega in Parlamento) e Scillieri che puntava a condurre le due operazioni in parallelo e che allo spostamento della sede legale del partito nel suo studio corrispondesse una contropartita per il commercialista. A suggerirlo alcuni versamenti agli atti. La versione emersa dall'interrogatorio sarebbe, invece, diversa: la domiciliazione era frutto di un 'favore' nell'ambito della collaborazione tra i tre consulenti che orbitavano nella sfera di influenza del partito senza un vero e proprio pagamento in cambio. Anzi, alcuni versamenti ricevuti dalla Pontidafin - tra le societa' utilizzate per far transitare i soldi dell'operazione Film Commission - sarebbero da giustificare con la vendita di un'automobile di proprieta' della moglie di Scillieri alla moglie di Di Rubba. Nel frattempo e' stata depositata anche la perizia sull'immobile di Cormano, comprato dalla Regione a 800 mila euro quando ne valeva 400 mila e il cui surplus sarebbe servito - stando all'indagine - a finanziare il partito. E' stato appurato - da quanto si e' saputo - che sul capannone, che doveva servire a ospitare la in-house di promozione cinematografica della Lombardia, ci sono delle irregolarita' catastali. Problemi che potrebbero diminuire il valore dell'immobile, ma non al punto di dimezzarlo e che comunque potrebbero essere sanati versando piccole somme al Comune.

Lega: fondi a Radio Padania, processo Milano rinviato a marzo 

Si terra' l'11 marzo alle 10.30 all'undicesima sezione penale del Tribunale di Milano l'udienza del processo a carico di Giulio Centemero, deputato e capogruppo leghista in Commissione Finanze, per un presunto finanziamento illecito da 40 mila euro concordato, tra il 2015 e il 2016, con il patron di Esselunga Bernardo Caprotti (morto nel 2016). Si tratta del secondo rinvio dopo un'udienza che si era tenuta a luglio. A presiedere il collegio la giudice Maria Idria Gurgo di Castelmenardo. L'indagine era stata condotta dai pm Stefano Civardi e Gianluca Prisco, che hanno chiuso l'inchiesta a ottobre 2019 e chiesto il rinvio a giudizio per il tesoriere della Lega. Secondo l'accusa la somma doveva andare all'associazione 'Piu' voci', di cui Centemero era legale rappresentante, ma sarebbe finita al Carroccio per rimpinguare le casse di Radio Padania. Gli inquirenti, infatti, avrebbero trovato traccia di bonifici dalla 'Piu' voci' verso la radio del partito.

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