Regionali,Fontana: "Avessi avuto più tempo...". I dettagli della presentazione - Affaritaliani.it

Milano

Regionali,Fontana: "Avessi avuto più tempo...". I dettagli della presentazione

Elezioni Regionali 2018, presentazione di Attilio Fontana alla Fondazione Stelline di Milano

di Fabio Massa

Frasi e osservazioni dalla presentazione di Attilio Fontana alla Fondazione Stelline di corso Magenta. Presenta Alessandro Morelli (che entra con una giacca a vento color fosforescente giallo), capogruppo a Palazzo Marino e uomo forte tra i salviniani milanesi. Con lui, dietro le quinte, Stefano Bolognini (altro gran tessitore, famoso anche lui per le sue giacche a vento...)

COESIONE/ "E' un'opportunità per me e ringrazio per il fatto di essere il candidato di tutto il centrodestra. E' un ruolo che vivrò con il massimo impegno e determinazione. Per cercare di portare a casa un risultato che è assolutamente necessario per questa nostra Regione. La prima cosa che è emersa è la coesione con la quale affrontiamo la campagna elettorale", dice Fontana.

BUON LAVORO/ Fontana va parzialmente a braccio, solo un fogliettino a ricordare i punti. "Il programma è in fase di elaborazione. Stiamo predisponendo un programma che avrà due punti fondamentali. La prosecuzione del buon lavoro che si è svolto in questi anni, l'aggiunta di alcune nuove idee e poi il passaggio dell'autonomia. Su questo argomento bisogna fare delle riflessioni più approfondite: l'autonomia per la Regione quando verrà applicata cambierà davvero la vita ai cittadini. L'autonomia vuol dire capacità decisionale e di pensare al nostro futuro. Vuole dire anche risorse maggiori".

15 ANNI SINDACO/ "Sono stato sindaco non per 10 anni, ma per 15. Cinque, prima dei 10 a Varese, a Induno Olona. A Maroni sono legato da un'amicizia ultraquarantennale e gli auguro per il futuro ogni bene". Superapplauso, Attilio si alza in piedi.

CIAO ATTILIO/ "Grazie, ciao Attilio! Sono felice di sostenerti". Parole forti da Elisabetta Fatuzzo, del partito dei pensionati. "Vogliamo l'INPS gestita a livello regionale. Se lo fosse stato, la Fornero non sarebbe mai neppure stata pensata. Gori fa di tutto per passare come uno di centrodestra. Non capisco perché non sostiene Fontana. Il suo slogan originario era stato suggerito dalla Fedeli: fare più meglio".

AVANTI E INDIETRO/ Alberto Cavalli sta a cinque posizioni da Mariastella Gelmini, sul palco. Rappresenta Energie per l'Italia: "Fontana è un ottimo avvocato e ha esercitato per dimostrare che la politica è una passione e che serve". Gelmini annuisce. In consiglio regionale Nava e Piazza sono passati a Forza Italia. Cavalli no. Per ora.

STESSA GIACCA/ Valentina Aprea si è innamorata della giacchetta. Sempre la stessa da quattro giorni. Arancione. In sala molti assessori: Sorte, Sala, il canoista maroniano Rossi, Del Gobbo, Beccalossi, Gallera.

ROSSONERI/ "Attilio Fontana come me è milanista, quindi iniziamo bene". Paola Frassinetti tifa: "Nella sicurezza e a livello abitativo diciamo prima gli italiani. Fontana ha amato la sua città per due mandati. Il suo avversario ama talmente la sua città che dopo tre anni se ne vuole andare via..."

BARBA O NO/ Alessandro Colucci (Noi con l'Italia): "Siamo entusiasti di Attilio. Lo abbiamo visto operare in Anci e in Regione". In sala si discute se stava meglio con la barba o senza. Un referendum consultivo parziale dice: "Meglio con la barba".

PAROLE GELMINIANE/ "Un grazie di cuore ad Attilio Fontana per questa sua preziosa disponibilità. Nella candidatura di Fontana si riconosce tutto il centrodestra e la squadra di Forza Italia. E' stato un sindaco straordinario della sua città per 10 anni ma io mi ricordo quando era presidente dell'ANCI. E quando ero al governo lui difendeva i sindaci dai tagli governativi". Il riferimento è agli scontri durissimi con Tremonti. "Il presidente Berlusconi mi ha detto di rappresentarti la sua disponibilità a fare la campagna elettorale. Berlusconi sarà presente in Lombardia. La sfida della Lombardia non è meno importante delle elezioni politiche. Ringrazio anche Roberto Maroni per il lavoro di questi anni". Nessun applauso in sala. "Quel buongoverno è merito di tutta la squadra di assessori. Noi saremo impegnati in campagna con il tratto della lealtà. A chi mette in discussione l'unità del centrodestra io rispondo che l'unità del centrodestra non è l'unità di facciata, ma ha la sua origine nel grande lavoro fatto in Regione Lombardia".

GRIMOLDI/ "Nel momento in cui Roberto Maroni ha comunicato di non volersi ricandidare, immediatamente Salvini ha pensato ad Attilio Fontana. E' sicuramente il miglior candidato di proseguire il lavoro", sottolinea Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda. "Abbiamo scelto l'Attilio Fontana perché è un professionista, non è uno che vive di politica. E' uno che ha un suo studio e la politica gli ha sempre un po' rotto le balle". I litigi con Tremonti? "Gli fanno particolarmente onore". Ringraziamenti a Maroni? Neanche mezzo.

LA DOMANDA DI AFFARI/ La decisione tardiva di Maroni rende la campagna breve più difficile? E' un problema. "Sicuramente per me è un problema. Devo fare in 50 giorni quello che avrei potuto distribuire su 100. E' un problema perché avrei potuto incontrare pi gente e avrei potuto approfondire di più le problematiche. La prima parte della nostra campagna elettorale sarà per ascoltare i territori, le associazioni, per cercare di spiegare i nostri punti di vista ed elaborare i nostri progetti".

LA DOMANDA DE IL GIORNO/ Gori ha più speranze ora? "Spero che il suo sia un sogno e che si svegli. Dopodichè io non farò campagna contro qualcuno, ma per me. Io cercherò di convincere i cittadini lombardi che abbiamo fatto bene".

GIOVINEZZA LONTANA/ Primo ad arrivare primo a parlare, Gianfranco Rotondi di Rivoluzione Cristiana. "In una lontana giovinezza sono stato consigliere di questa Regione e il presidente era Attilio Fontana". Nonché l'unico italiano a usare un telefono e non uno smartphone.

PASSA RAVETTO/ Ultima arriva Laura Ravetto, evidentemente "imbarazzata". "Aspettate, fatemi passare, sono incinta". E i giornalisti si aprono come le acque del Nilo. Dopo prende il posto di Benedetto Tusa, del movimento sovranista, che nel frattempo era andato al palco per parlare e perde al volo la sedia: "Mi siedo al posto del sovranista", dice la Ravetto. E si liscia il capello biondo.

fabio.massa@affaritaliani.it








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