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Milano
Franceschini: per Sala sostegno unanime, Milano la cultura è esplosa

Franceschini: per Sala sostegno unanime,  Milano la cultura è esplosa

"C'è un sostegno unanime su Sala, ha governato benissimo, gestito bene la città. Milano è cresciuta, è cambiata e nel settore della cultura è esplosa, così come nel turismo. Mi pare che chi ha governato bene deve essere premiato. Io vengo da una riunione di stamattina a Palazzo Litta con 40 direttori di musei italiani e russi che parlano di scambio di esperienze e hanno scelto di fare questa cosa a Milano", ha detto - riporta Mianews - il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, a margine della visita privata che ha svolto insieme al sindaco Giuseppe Sala, alla nuova galleria del Futurismo del Museo del Novecento visitabile da domani.

Franceschini: sì a passerella sospesa al Museo del Novecento

E' un 'sì' quello del ministro per i Beni Culturali al progetto della passerella aerea trasparente tra le due torri dell'Arengario per rendere possibile il raddoppio del Museo del Novecento, grazie alla riqualificazione della seconda torre. "A me piace moltissimo", ha detto a margine della visita privata alla nuova Galleria del Futurismo del Museo del Novecento che riaprirà domani al pubblico."Devo dire che bisogna avere il coraggio, so che c'è un dibattito da tempo. Ma a me piace moltissimo l'idea che i due arengari possano essere collegati da un'opera di architettura contemporanea, nelle città italiane bisogna avere il coraggio di fare. L'Italia ha una sedimentazione di stili che si sovrappongono l'uno all'altro, le bellezze delle nostre città, strade, chiese, è uno stile che si inserisce sull'altro, si mescolano, il Medioevo sull'antica Roma, il Rinascimento sul Medioevo e perché fermarsi nel contemporaneo? Degli innesti di grande qualità arricchiscono la bellezza delle nostre città", ha spiegato Franceschini. Sulla possibilità di creare una passerella sospesa, infatti, la Soprintendenza aveva sollevato delle perplessità.

Franceschini visita la nuova Galleria del Futurismo al Museo del Novecento

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha visitato questo pomeriggio, insieme al sindaco Giuseppe Sala, la nuova Galleria del Futurismo nel Museo del Novecento, che aprirà domani al pubblico, come ultima tappa del progetto di riallestimento del percorso del Museo del 10 anni dalla sua apertura. Alla domande se da oggi Milano diventi 'capitale del futurismo', Franceschini ha risposto: "Milano lo era già, e questa cosa rafforza ancora di più la vocazione di Milano. La nuova galleria del futurismo, la straordinaria donazione del deposito della collezione Mattioli, si inserisce in un grande progetto di investimento di Milano sull'arte contemporanea e del Novecento", ha commentato Franceschini.

La riapertura della Galleria - ricorda Mianews - chiude un percorso iniziato nel 2017 e curato da Anna Maria Montaldo e dal Comitato scientifico, composto da Flavio Fergonzi, Danka Giacon, Maria Grazia Messina, Antonello Negri, Iolanda Ratti e Claudio Salsi. Il progetto ha interessato tutte le sale ed è avanzato per tappe. Nel febbraio 2019 è stato inaugurato il nuovo allestimento della collezione Marino Marini e degli spazi al quarto piano (ala di Palazzo Reale), cioè le sale dedicate all’arte dalla fine degli anni Cinquanta fino alle soglie degli anni Ottanta. La seconda tappa è stata l’apertura, nel marzo 2021, dei nuovi spazi riallestiti al quarto e quinto piano del Museo, dedicati al periodo compreso tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta.Il salone al secondo piano del Museo si presenta oggi completamente rinnovato, sia negli spazi sia nel percorso espositivo. La nuova Galleria del Futurismo è stata interamente ridisegnata, arrivando a definire nuovi parametri nel dialogo tra le opere e lo spazio della Sala delle Colonne, fortemente connotata dalla fisionomia architettonica dell’Arengario. Sono stati eliminati i tramezzi in corian ed è scomparsa la tappezzeria alle pareti, sostituita da un luminoso grigio chiaro. Se nell’allestimento del 2010 era infatti esplicita la volontà di leggere i capolavori del Primo Novecento all’interno di spazi intimi, che rimandavano agli interni delle case borghesi, nel nuovo riallestimento la Sala riacquista la propria vocazione monumentale, grazie al sistema allestitivo e illuminotecnico a cura di Italo Rota con Alessandro Pedretti. Il nuovo sistema di illuminazione innovativo, che abbina una luce diffusa ad accenti puntuali sulle singole opere, è stato realizzato da Artemide appositamente per il Museo del Novecento.

I capolavori futuristi sono esposti considerando non solo l’evoluzione tecnico-pittorica dei Maestri del periodo, ma anche la vicinanza tematica e stilistica delle loro opere. Il percorso, che vede esposti capolavori di Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla e Gino Severini, per indicare i più importanti, si arricchisce delle opere della collezione Antognini Pasquinelli, quattro dipinti esposti per la prima volta in questa occasione: Crepuscolo di Boccioni, Paesaggio toscano di Severini, Velocità d’automobile + luci di Giacomo Balla e un ritratto di Mario Sironi, Figura futurista (Antigrazioso). Le opere sono poste in dialogo con i capolavori futuristi delle collezioni civiche, cresciute negli anni grazie all’incontro tra accorte politiche collezionistiche pubbliche e private.

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